Queen Charlotte, il nuovo volto della Regina di Bridgerton

L'attrice Golda Rosheuvel parla al ciak the Queen Charlotte, prequel del seguitissimo period drama Netflix

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È il personaggio più iconico di Bridgerton, per il ruolo fondamentale che ha corte, perché è ispirata a un personaggio realmente esistito e perché a darle il volto è un’attrice come Golda Rosheuvel, capace di dare a Queen Charlotte il vero tocco magico. Ma stavolta avrà un volto diverso e non perché Golda abbia intenzione di abbandonare gli abiti “meravigliosi e unici” della regina della corte inglese, ma perché quel genio di Shonda Rhimes ha creato un prequel per raccontare le origini di un personaggio così amato.

A interpretare Queen Charlotte: A Bridgerton Story (in italiano La regina Carlotta – Una storia di Bridgerton), disponibile su Netflix dal 4 maggio è India Amarteifio: la serie racconta come il matrimonio della giovane regina con re Giorgio sia alla base di una grande storia d’amore e di un cambiamento sociale grazie al quale è nato il mondo dell’alta società di Bridgerton. Nel cast oltre a Golda Rosheuvel tornano Adjoa Andoh (Lady Agatha Danbury), Rith Gemmell (Lady Violet Bridgerton) e Hugh Sachs (il fidato aiutante della regina, Mr. Brimsley). Inevitabile che la prima domanda per Golda in questa intervista concessa a Ciak, sia quale effetto le abbia fatto vedere il suo personaggio interpretato da un’altra.

«L’ho adorata. Con Bridgerton abbiamo dato l’idea di chi fosse il personaggio e in che mondo si muovesse, in questo prequel Shonda ha raccontato in modo brillante il suo viaggio precedente. India è riuscita a inserire in Queen Charlotte alcuni elementi fondamentali che io ho seminato in Bridgerton, anche se io faccio qualche bassezza in più. E poi sono una grande sostenitrice delle nuove generazioni, quindi per me aiutare India a espandere questo ruolo è stato un piacere assoluto».

Cosa vi siete dette prima di cominciare le riprese?

L’ho incoraggiata a fare suo il personaggio, perché non stava facendo una copia carbone di me, ma qualcosa di nuovo. Come attrice il consiglio che le ho dato è stato di prenderlo e renderlo proprio, così che lei potesse creare ciò che io ho creato, nel modo in cui io ho creato ciò che Shonda ha creato.

Cosa hai pensato quando Netflix è Shonda Rhimes hanno annunciato l’intenzione di realizzare un prequel del tuo personaggio

È sempre un grande onore avere uno spin off di un personaggio che hai creato e su cui hai versato sangue, sudore e lacrime. E poi è stato fantastico sentire l’entusiasmo del pubblico.

Come descriveresti Queen Charlotte: A Bridgerton Story?

Come il dietro le quinte di Bridgerton, è come se la regina uscisse da una stanza e entrasse in quella accanto con i bambini, Shonda ha fatto in modo che si possa avere la sensazione di passare da una serie a un’altra, spero che il pubblico abbia la stessa sensazione.

Non può essere un rischio fare un prequel di una serie così amata?

Può darsi, ma penso che si debbano sempre prendere dei rischi nella narrazione, solo così la serialità prospera. Shonda hai il tocco di re Mida in questo tipo di cose, è brava a creare personaggi con cui le persone possano relazionarsi.

Il successo di questa serie è dovuto al fatto che il pubblico riesce a ritrovarsi nella storia che racconta?

È un mondo di fantasia in cui ci si può perdere, ma anche ritrovare.

Il successo di Bridgerton è una sorta di garanzia per quello di Queen Charlotte?

Se sarà un successo sarà fantastico, se non lo sarà, sarà la naturale conseguenza del rischio di cui parlavo prima. Gli artisti non hanno il controllo di ciò che accade dopo che creano un personaggio e lo spingono la fuori, ma se anche una sola persona lo capirà sarà bellissimo.

>>Continua a leggere l’intervista su Ciak maggio!