Il Ministro Giuli visita i nuovi Studios di Cinecittà

Cacciamani: Sono stati raggiunti gli obiettivi in tempo del PNRR 2025

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“In maniera del tutto eccezionale vi faremo vedere delle opere che sono in corso, i cui lavori termineranno effettivamente entro giugno 2026. Entreremo in quello che sarà uno dei teatri più grandi d’Europa, il Teatro 22, poi vedremo lo Smart Stage, faremo una passeggiata nel set dell’Antica Roma, per terminare con il taglio del nastro del Teatro 19 che è uno di quelli già pronti” con queste parole la padrona di casa, Manuela Cacciamani accoglie la stampa e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, accompagnato dal suo Sottosegretario Lucia Borgonzoni, in un caldo pomeriggio, negli Studi di Cinecittà. L’Amministratore Delegato degli Studios di via Tuscolana 1055 vuole mostrare lo stato dell’arte delle opere realizzate grazie al PNNRR, Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, iniziato nel 2021 con lo stanziamento di 230 milioni di euro che sono stati già impegnati fino al 96% degli investimenti e che prevedevano il completamento e la costruzione di 5 teatri di posa e la ristrutturazione di 4 già esistenti.

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Il lungo corteo di Golf cart parte alla volta del Teatro 25, una costruzione mastodontica di 3650 metri quadri e alta 25 metri che sarà pronto orientativamente verso febbraio del 2026. Sulla sinistra vediamo il Teatro 26, poi il Teatro 21 e infine il Teatro 20 che sono stati già quasi completati. Sulla destra invece nascerà il nuovo ristorante che avrà tutta una parte dedicata ai VIP oltre ad ospitare le 350 persone che lavorano a Cinecittà ogni giorno. “Sarete tutti invitati quando sarà terminato all’inaugurazione. Come vedete siamo quasi alla fine, questo viale diventerà solo l’inizio della nuova Cinecittà. È chiaramente ancora un cantiere, però è un cantiere che sta avanzando molto velocemente, grazie ad un lavoro enorme fatto anche di notte” continua fieramente Cacciamani che avanza nonostante i tacchi alti sul viottolo ancora dissestato e pieno di calcinacci.

I teatri in costruzione a Cinecittà

Entriamo nel Teatro 22 che terminerà il 30 settembre e che il 4 dicembre ospiterà un evento internazionale ancora top secret. “Non posso dire nulla sull’evento ma posso dirvi che il 5 dicembre in questo teatro inizieranno a costruire le scenografie per le riprese di The Resurrection of the Christ di Mel Gibson che girerà orientativamente in questo teatro fino ad aprile del 2026 e che abbiamo letteralmente strappato agli studi di Malta” rivendica orgogliosamente Cacciamani che a giugno del prossimo anno amministrerà il polo più grande d’Europa con i suoi 25 teatri di posa, 21 mila metri quadri di spazi dedicati alle produzioni e 10 ettari di backlot. Nel tragitto che ci porterà al prossimo sopralluogo passiamo davanti al mitico Teatro 5 che inevitabilmente, non essendo più il teatro di posa più grande, passerà in secondo piano, anche se rimane un teatro che molti hanno nel cuore. “Tantissimi registi chiedono ancora il Teatro 5 perché vogliono poter dire che hanno girato nel teatro di Fellini” ci rassicura Cacciamani.

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Di nuovo in corteo sulle golf cart per arrivare sul set dell’Antica Roma dove i fotografi approfittano subito della suggestiva scenografia per immortalare il Ministro Giuli tra le antichità romane egregiamente ricostruite. “Questo set è occupato fino a settembre del 2026 e ancora ce lo richiedono. Sulla destra invece stiamo realizzando, sempre grazie agli investimenti del PNRR, una piscina di 2000 metri quadri mentre nel Teatro 10 nascerà anche una sala cinematografica da 550 posti che diventerà di fatto la sala cinematografica più grande di Roma” continua l’AD di Cinecittà che fa anche l’elenco delle star che attualmente hanno scelto il polo tuscolano per girare: Ridley Scott, Marion Cotillard, Ficarra & Picone e una serie che ha come produttore esecutivo da Martin Scorsese.

Altro giro, altra corsa che ci porta in quello che è lo Smart Stage più grande d’Europa con i suoi 500 metri quadri di superficie che ha già ospitato produzioni internazionali con il suo pavimento tecnologico e le imponenti pareti rotanti. Il tour di Cinecittà finisce con il taglio del nastro per inaugurare il Teatro 19 e finalmente il Ministro, che non aveva voluto parlare, apre bocca: “Sono incantato e credo di aver detto “Wow!” almeno 50 volte da quando sono entrato qui. Si sta realizzando un grandissimo progetto con i finanziamenti del PNRR, e lo stanno facendo entro i tempi stabiliti, con una prospettiva che darà lavoro, sviluppo, crescita e reputazione a Cinecittà, un momento magico che conferma la magia di questo posto!” A chi gli chiede lumi sull’inchiesta aperta in procura riguardo Kaufmann, il Ministro in un impeccabile completo blu risponde: “Ogni volta che si muove la procura è molto rassicurante perché significa che il nostro sistema di controlli funziona ma che abbiamo comunque inasprito. Saremo ancora più rigorosi nel controllo e nelle sanzioni. Per me è sempre confortante sapere che c’è la magistratura che verifica, controlla e segnala e interviene di conseguenza”.

Non si sbilancia e mantiene il suo aplomb sul caso del giorno, le dimissioni nottetempo di Chiara Sbarigia da Presidente di Cinecittà, rimandando seraficamente ai comunicati emessi dai soggetti coinvolti. Sull’argomento interviene anche il Sottosegretario Borgonzoni che rassicura che non c’è stato nessuno screzio tra le parti ma semplicemente la volontà della ex Presidente Sbarigia di occuparsi di altro. “Non mi sembra che ci sia stato un attacco da parte della Sbarigia a qualcuno e viceversa. Credo voglia semplicemente dedicarsi alla Fondazione nata tra APA e Agis, frutto di un Festival che si è appena concluso in Romagna che è andato benissimo, con tantissime persone che vogliono collaborare, essere sponsor, fare progetti assieme. Un evento che è stato incredibile a livello internazionale ma anche per la stampa, non solo quella nazionale ma anche internazionale, ne ha parlato anche il New York Times”, conclude la senatrice che ribadisce che ci sarà ancora piena collaborazione con la Presidente di APA. “Abbiamo condiviso quasi un anno, ovviamente mi dispiace che non possiamo continuare questo percorso insieme che è stato estremamente fruttuoso e abbiamo innegabilmente risolto molte cose in questo anno” chiude l’argomento Cacciamani che spera per Cinecittà un futuro ancora più radioso e senza sterili polemiche.

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“Cinecittà si regge su tre gambe. Una è l’offerta dei teatri di Posa e dei servizi che offre, cioè la capacità artistica delle nostre maestranze, noi realizziamo internamente e costruiamo scenografie imponenti, il capitale umano è il vero capitale di questa azienda. La seconda sono i benefici fiscali e il tax credit internazionale che è estremamente competitivo e ha attratto in Italia le produzioni che ci sono oggi. La nostra terza gamba è la credibilità e la capacità dei produttori esecutivi italiani di convincere gli investitori internazionali a dargli i loro soldi per poterli gestire nel nostro paese, quindi è la combinazione di questi tre fattori che rende Cinecittà in questo momento particolarmente allettante” spiega Cacciamani che chiude il tour con un appello alla stampa: “Non facciamo ribalzare su tavoli internazionali che utilizzare il tax credit in Italia per le produzioni americane significa avere dei problemi, rischiamo di allontanare dei progetti meravigliosi. La mia è una richiesta da amministratore delegato ma anche etica”.

E proprio sul tax credit il Ministro Giuli ci tiene a dire la sua: “Lo abbiamo già corretto, abbiamo lavorato e stiamo lavorando, per rendere più stringente tutto il sistema di regole di certificazione e proprio per premiare chi e sono tanti, direi la maggior parte, rispetta le regole, fa del bel cinema e ha diritto di avere il tax credit senza che i soldi gli vengano sottratti da truffatori”. A questo punto partono i festeggiamenti per l’inaugurazione del nuovo Teatro con brindisi e finger food come da tradizione.