Emancipation: Antoine Fuqua e Will Smith rinunciano a girare in Georgia

Le nuove leggi votate dai Repubblicani spingono la produzione ad abbandonare lo Stato.

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Will Smith
Will Smith

Lo ‘Slave Drama’ Emancipation di Antoine Fuqua e con Will Smith sarà il primo grande titolo ad abbandonare lo stato della Georgia a causa di recenti novità  sul piano politico. Si parla di una nuova legge sostenuta e votata dai Repubblicani lo scorso marzo che apporta delle modifiche sostanziali ai requisiti di identificazione degli elettori, che in molti hanno definito troppo restrittive.

Emancipation, si ispira a una celebre fotografia del 1863, The Scourged Back, emblematica delle brutalità subite dagli schiavi nell’America del Nord, nella quale si vede la schiena di un uomo solcata dalle cicatrici delle frustate quasi fatali inflitte da un sorvegliante della piantagione di proprietà di John e Bridget Lyons. La storia vera alla base, dovrebbe essere quindi quella di ‘Peter il fustigato‘, nero e fuggitivo costretto a nascondersi dai suoi inseguitori nelle paludi della Louisiana prima di riuscire ad arruolarsi nell’esercito dell’Unione.

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Le riprese erano previste per giugno, ma ora si attendono aggiornamenti da parte degli Apple Studios che lo producono. “Non si può aggiustare il passato, ma si può ricordarlo alla gente e io credo che noi dobbiamo farlo, in maniera realistica e accurata – ha dichiarato Fuqua. – Dobbiamo mirare a un futuro più radioso, per tutti. Questa è una delle principali ragioni per agire adesso, mostrare la nostra storia. Dobbiamo confrontarci con la verità prima di poter procedere oltre“.

Di seguito l’annuncio dello stesso Fuqua, nel comunicato condiviso con Will Smith:

“In questo momento la Nazione sta facendo i conti con la sua Storia e sta tentando di eliminare le vestigia del razzismo delle istituzioni per ottenere una vera giustizia razziale. Non possiamo, in coscienza, fornire supporto economico a un governo che emana leggi di voto regressive progettate per limitare l’accesso degli elettori al voto. Le nuove leggi di voto della Georgia ricordano gli impedimenti al voto che erano stati approvati alla fine della Ricostruzione per impedire a molti americani di votare. Purtroppo, ci sentiamo obbligati a spostare la produzione del nostro film dalla Georgia a un altro Stato”

Alla rinuncia di Emancipation potrebbero aggiungersene presto altre, mettendo in difficoltà l’economia di uno tra gli Stati più di frequente utilizzati dalle produzioni televisive e cinematografiche come set. Due esempi su tutti, quelli di Netflix e Marvel Studios. Che potrebbero rientrare nell’effetto a catena di cui ha parlato proprio Fuqua, ma ha già ‘arruolato’ nomi come James Mangold e Mark Hamill (molto attivo nel condividere l’hashtag “No More Filming In Georgia”).