Biografilm 2022: The Storms of Jeremy Thomas su IWONDERFULL dopo l’anteprima

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Sulla piattaforma di I Wonder Pictures il doc di Mark Cousins sul celebre produttore britannico, presentato al Biografilm, dove Thomas ha ricevuto il Celebration of Lives Award

«C’era una volta un principe»: inizia così, come una fiaba, la storia del grande produttore Jeremy Thomas, raccontata dall’acclamato documentarista Mark Cousins (The Story of Film) nel film The Storms of Jeremy Thomas, dal 17 giugno disponibile su IWONDERFULL dopo l’anteprima al Biografilm Festival di Bologna, dove Thomas ha ricevuto il Celebration of Lives Award 2022.

L’australiano, Il lenzuolo viola, Eureka, Il tè nel deserto, Il pasto nudo, Piccolo Buddha, lo sconvolgente Crash di David Cronenberg e naturalmente L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci (nove Oscar tra cui quello al Miglior film nel 1987): sono solo alcuni dei 68 titoli realizzati con l’apporto produttivo del britannico Thomas, nato a Londra nel 1949, da una famiglia che il cinema lo fa e lo respira (suo padre è il regista Ralph Thomas, a sua volta figlio del produttore Victor Saville).

Ma il «principe», come ci ricorda Cousins, sceglie di trovare e percorrere la sua personale e coraggiosa via in quel «reame di film», e quella strada lo porterà a «realizzare nuove connessioni e usare nuovi linguaggi filmici. E, a quel punto, il principe ha trovato l’oro». Lavorando con alcuni dei maggiori cineasti degli ultimi cinquant’anni, da Bertolucci, Cronenberg e Wim Wenders (Non bussare alla mia porta, Palermo Shooting, Pina, Ritorno alla vita) al nostro Matteo Garrone (Il racconto dei racconti, Dogman, Pinocchio), passando per Terry Gilliam (Tideland – Il mondo capovolto, L’uomo che uccise Don Chisciotte).

Non c’è da stupirsi che il cantore della storia del cinema Cousins (di cui il Biografilm 2022 ospita anche i lavori The Story of Film: A New GenerationThe Story of Looking) abbia voluto dedicare a Thomas un intero lungometraggio: un lavoro che è anche un viaggio-conversazione tra i due, mentre procedono in macchina da Londra alla volta del Festival di Cannes. Durante il tragitto di cinque giorni, Thomas parla della sua carriera, del suo rapporto con le stari cinematografiche e della sua distanza da un certo modello produttivo odierno, incarnato dalle (sempre più) grandi corporation multinazionali che, dice lui, «producono monocultura».

«Non c’è nessuno come Jeremy Thomas», afferma Debra Winger, co-protagonista de Il tè nel deserto e tra le testimoni intervistate da Cousins per il film. Un uomo «luminoso» – prosegue Winger – capace di essere «al tempo stesso giocoso ed estremamente serio». Come può esserlo chi ha attraversato tante «tempeste», metafora usata da Cousins per indicare appunto l’attività del fare film. «È un’opportunità di diventare elettrici come la tempesta», concorda Tilda Swinton, co-protagonista di Young Adam, altro titolo della filmografia di Thomas. Che, aggiunge l’attrice, può ben essere definito un produttore «rock ‘n roll».