Sarà la produttrice francese Marianne Slot, presenza di primo piano del cinema d’autore contemporaneo, a ricevere il riconoscimento del Locarno Film Festival (dal 2 al 12 agosto con la 76ma edizione) dedicato ai protagonisti della produzione internazionale. La sua carriera, segnata dal lavoro con cineasti come Lars von Trier, Lucrecia Martel e Lisandro Alonso, sarà celebrata con il Raimondo Rezzonico Award la sera di sabato 5 agosto.
L’omaggio sarà accompagnato da un suo successo recente, Kona fer í stríð (Woman at War, Islanda/Francia/Ucraina, 2018) di Benedikt Erlingsson, e da un incontro con il pubblico, domenica 6 agosto, presso il Forum@Spazio Cinema.
Slot ha legato il suo nome a quello di Lars von Trier, con cui collabora dal 1995, ma anche al cinema latino-americano e a nomi quali Lucrecia Martel (La mujer sin cabeza, 2008) e Lisandro Alonso (Liverpool, 2008, e Eureka, 2023, che sarà presentato al prossimo Festival di Cannes in Cannes Première).
Da sempre sensibile a preservare il fulcro artistico dei progetti di cui si è occupata, Slot ha saputo accostarsi tanto a registi già affermati, come Naomi Kawase (Vision, 2018) e Sergei Loznitsa (Krotkaya [A Gentle Creature], 2017), quanto a vere e proprie scommesse, come la prima opera cinematografica della regista teatrale Emma Dante, Via Castellana Bandiera (A Street in Palermo, 2013) o l’esordio di Marian Crişan, Morgen (2010), in concorso al Locarno Film Festival.
“Marianne Slot”, dichiara Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, “ha segnato in profondità il cinema attuale grazie al suo approccio alla produzione, con il quale ha ridefinito le modalità di collaborazione e ideazione fra autori e produttori, privilegiando sempre, infaticabilmente, la singolarità dello sguardo e la libertà creativa. In un momento in cui il cinema corre il rischio di uniformarsi all’esistente, la lezione di Marianne Slot ci rammenta la bellezza del rischio e della libertà”.
Il Raimondo Rezzonico Award, offerto dal Comune di Minusio, è stato istituito nel 2002, in memoria di Raimondo Rezzonico, Presidente del Festival dal 1981 al 1999.