The Way of the Wind, Terrence Malick in ritardo per Cannes 2023

La lavorazione del nuovo film del grande regista non è ancora terminata

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Terrence Malick - The Way of the Wind

E’ dall’estate del 2019 che Terrence Malick lavora a quello che allora avrebbe dovuto intitolarsi The Last Planet e che viene presentato come un’epica biblica. Aggettivo adeguato ai tempi che sembra star richiedendo la realizzazione del nuovo film del grande regista, che – con il titolo di The Way of the Wind – pare aver accumulato un ritardo tale da rendere molto poco probabile la sua eleggibilità, e quindi la sua presenza, al prossimo Festival di Cannes 2023.

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All’epoca era stato Mark Rylance a rivelare l’esistenza di quattro diverse versioni della storia, scritte da Malick, una sola interpretata da lui, nonostante avesse “sentito di doverle interpretare tutte e quattro”. Una ipotesi, probabilmente, ma con il filmmaker di Ottawa non si può mai dire, soprattutto considerato il suo stile di ripresa – e di montaggio – e l’abitudine a prendersi tutto il tempo che ritiene necessario a portare a termine quel che si prefigge.

A questo si aggiunga un lungo processo di post-produzione, attualmente ancora in corso, ed ecco che l’attesa per quello che qualcuno ha definito come una “sinfonia incompiuta“, e certamente una “esperienza altamente spirituale”, stando alle parole di Karim Debbagh, una dei 14 produttori del film, che ne avrebbe seguito la realizzazione dall’Islanda a Roma. Che promette una svolta dark al racconto classico della “vita di Cristo” attraverso la rappresentazione di parabole evangeliche come quella della sua “discesa agli inferi”.

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Dopo Knight of Cups (2015) e Song to Song (2017), era stato il La vita nascosta – Hidden Life del 2019 l’ultimo film del regista. Che questa volta avrà ai suoi ordini Matthias Schoenaerts (nei panni di San Pietro), Géza Röhrig (nei panni di Gesù), Ben Kingsley, Joseph Fiennes e Mark Rylance (nei panni di Satana), tra gli altri.