Pirati dei Caraibi/La vendetta di Salazar ha fatto il pieno: su cinque spettatori che fra giovedì e domenica sono entrati in una sala cinematografica, tre hanno scelto di vedere il nuovo capitolo della saga con Johnny Depp. Lanciato con 955 copie, Pirati dei Caraibi n. 5 ha incassato in cinque giorni, il film è uscito mercoledì 24 maggio, 4,8 milioni di euro candidandosi a entrare prossimamente nella top ten stagionale. E’ la dimostrazione che anche in periodo climaticamente caldo si possono raggiungere grandi incassi: il problema è offrire prodotti realmente competitivi.
Nel fine settimana appena trascorso, alle spalle di Pirati dei Caribi/La vendetta di Salazar c’è il vuoto: il film al secondo posto del box office, Fortunata, che pure sta ottenendo un buon esito, ha totalizzato 415 mila euro, per un totale in otto giorni superiore al milione. Piuttosto male invece, nonostante le buone accoglienze critiche, è l’esito commerciale degli altri film italiani lanciati al festival di Cannes: Cuori puri con 50 copie ha totalizzato in cinque giorni 51 mila euro; Sicilian Ghost Story, attualmente in programmazione con 40 copie, dopo undici giorni ha faticosamente raggiunto quota 73 mila euro. Ma a parte Pirati dei Caraibi e, in parte Fortunata, tutti i titoli in programmazione stentano, compresi i blockbuster americani che in Italia hanno fatto segnare numeri nettamente inferiori al risultato ottenuto negli altri paesi europei. Per ciò che riguarda la produzione italiana, spiace che non abbia sfondato una commedia raffinata e intelligente come Tutto quello che vuoi, 644 mila euro alla terza settimana di programmazione, che, obiettivamente, avrebbe meritato miglior sorte. Il fatto che neppure i titoli ben confezionati riescano ad intercettare il proprio potenziale pubblico, dovrebbe indurre gli addetti ai lavori a qualche riflessione.
