Bryan Singer licenziato da “Bohemian Rhapsody”: «Mi sono assentato per assistere i genitori malati»

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Bryan Singer è stato improvvisamente licenziato dalla Fox mentre stava dirigendo Bohemian Rhapsody, il primo biopic sulla vita di Freddie Mercury, il leader dei Queen. Il motivo? Le sue prolungate assenze dal set, che hanno messo a rischio l’intera produzione del film.

Il regista di I soliti sospetti e della saga degli X-Men ha prontamente risposto alla casa di produzione con toni molto duri: «Bohemian Rhapsody è un mio appassionato progetto», ha affermato il regista in una nota. «Con meno di tre settimane di riprese rimanenti, ho chiesto alla Fox un po’ di tempo per tornare negli Usa per occuparmi con urgenti questioni di salute che riguardano uno dei miei genitori. È stata un’esperienza molto faticosa, che alla fine ha avuto ripercussioni sulla mia stessa salute. Sfortunatamente, lo studio non è stato disposto a trovare un accordo e così ha interrotto il mio servizio. Non è stata una mia decisione ed è al di là del mio controllo».

Il regista ha anche respinto le voci secondo le quali la rottura sarebbe stata causata da litigi con Rami Malek, il Mr. Robot televisivo, che in Bohemian Rhapsody interpreta Freddie Mercury: «Anche se a volte abbiamo avuto diverbi creativi sul set, Rami e io ci siamo lasciati alle spalle queste differenze e continuato a lavorare al film insieme fino a poco prima del Giorno del Ringraziamento. Non volevo niente di più che finire questo progetto per onorare l’eredità dei Queen, ma la Fox non mi permetterà di farlo perché avevo bisogno di mettere temporaneamente la mia salute, e quella dei miei cari, al primo posto».

Le riprese sono comunque continuate per qualche giorno a Londra, ma negli ultimi tempi sarebbe stato il direttore della fotografia Thomas Newton Sigel a prendere le redini della regia per sopperire all’assenza di Singer. La Fox non ha ancora nominato un nuovo regista.

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