IL NOIR IN FESTIVAL RIPARTE DA COMO E MILANO: IL PROGRAMMA DELLA NUOVA EDIZIONE

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Prima notizia: dopo anni, innevati e intensi, in quel di Courmayeur (dove l’anno scorso ha festeggiato il 25mo anniversario), il Noir in Festival trasloca, seguendo del resto una sua tradizione raminga: la sua avventura cominciò infatti a Cattolica, in seno al Mystfest, sul Mare Adriatico.

Seconda notizia: per “complicarsi” la vita addirittura si sdoppia in due sedi. Si parte a Como (8-11 dicembre, al Teatro Sociale) e si arriva a Milano (11-14 dicembre, IULM, Anteo, Spazio Oberdan).

Anche se gli organizzatori (Giorgio Gosetti, Marina Fabbri, Gianni Canova, quest’ultimo delegato dell’università dello IULM) mettono le mani avanti, precisando che “si tratta quasi di un numero zero”, in realtà il menu appare ben polposo, sia sul versante librario che in quello cinematografico. Infatti si parte con una anteprima col botto, cioè con l‘assegnazione del Raymond Chandler Award a Roberto Saviano, a Como il 7 dicembre, in cui tra l’altro parlerà del suo ultimo lavoro, La paranza dei bambini, appena edito da Feltrinelli.

Tra i giallisti poi convenuti (a presentare i loro libri o a partecipare ai convegni) non possiamo non citare almeno Gianrico Carofiglio, Carlo Lucarelli, Donato Carrisi, Mai Jia, Maurizio De Giovanni, Massimo Carlotto, Erica Arosio, Matteo Strukul, Marcello Simoni, Andrea Vitali, Jesper Stein e, sempre per rimanere in tema dei rapporti tra media e generi, ricordiamo il convegno presso lo IULM il 13 dicembre alle 10,30 su Cronaca Noir, incontro su giornalismo e scrittura di genere.

Passiamo ora al cinema, che è qui nostro territorio privilegiato e prediletto. 8 i film in concorso, tra cui, attesi, la seconda regia di Claudio Amendola, Il permesso: 48 ore fuori; The Oath di Baltasar Kormàkur (che è quello di Cani sciolti ed Everest), Iris di Jalil Lespert, Blood Father – con Mel Gibson – di Jeam-François Richet e Three del leggendario Johnnie To. Meglio precisare anche che molte proiezione avverranno alla presenza degli stessi registi invitati.

Fuori concorso invece, Prigioniero della mia libertà, di Rosario Errico e i corti Sarà per un’altra volta di Adriano Giannini e It’s Fine Anyway di Marcello Saurino e Pivio. Senza dimenticare Le scandalose di Gianfranco Giagni, quasi un’ora di documentario a intrecciare una possibile storia del crimine/devianza femminile in Italia, dal dopoguerra a oggi.

Per le Proiezioni speciali: Un sac de billes di Christian Duguay; una serata tutta per l’ultimo film di Tim Burton, Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali; per finire in gran spolvero con l’anteprima mondiale di Collateral Beauty di David Frankel con un cast stratosferico: Will Smith, Keira Knightley, Kate Winslet, Edzard Norton, Helen Mirren.

4 gli omaggi-retrospettiva. Innanzitutto una serata alla copia restaurata e integrata di qualche minuto inedito di 4 mosche di velluto grigio di Dario Argento (presente allo Spazio Oberdan, il 13 dicembre alle 21.00). Quindi in parallelo le proiezioni de Il bacio della pantera, capolavoro di Jacques Tourneur del 1942 e del suo remake del 1982 firmato da Paul Schrader, con Nastassja Kinski al suo apice (un appuntamento sottolineato anche dallo splendido manifesto del Noir in Festival, appunto una pantera dagli occhi significativamente bicolori, uno azzurro per il Lago di Como, uno giallo per Milano). Curiosissimo infine Fritz Lang, un bio-giallo di Gordon Maugg, che ripercorre un drammatico episodio della vita del magnifico cineasta quando viveva in Germania.

Completano il menu la presentazione di serie tv destinate ad appassionarci nel prossimo futuro (su Sky Atlantic): Le bureau des legends di Eric Rochant, The Fall 3, Quarry, The Killing Season (quest’ultimo da Cl Crime); l’assegnazione del premio letterario Giorgio Scerbanenco, la finale pubblica del game Fight Club (tra gli studenti dello IULM che si “scontreranno” per stabilire il meglio del cinema noir italiano dal 2000 a oggi), l’esposizione di quadri di Piero Spinelli che al cinema noir hollywoodiano anni ’40 si è ispirato.

Questo in estrema sintesi. Come si vede, tante quindi le proposte e noi di Ciak saremo lì per raccontarvi come è andata.