“Jim & Andy: The Great Beyond”: la delicatezza della comicità

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Un “attuale” Jim Carrey presenta e commenta i filmati (mai visti prima) girati sul set di Man on the Moon (1999) di Milos Forman, la biografia del geniale comedian Andy Kaufman, dall’infanzia alla sua scomparsa (cancro ai polmoni). Un comico capace di disturbare con gentilezza, avanti rispetto ai tempi sia quando sbeffeggiava il machismo col wrestling (si inventò uno scontro con le femministe), sia quando creò insieme al socio/writer Bob Zmuda lo sboccato e irritante Tony Clifton, sorta di alter ego scorretto. Jim Carrey si immedesimò nel personaggio da proseguirlo anche fuori dalle riprese, creando non poco caos sia – ad esempio – con il wrestler che provocò costantemente sino a buscarle per davvero, sia nei panni debordanti e fastidiosi di Tony Clifton con i suoi scherzi oltraggiosi (e con il divertimento dei colleghi Danny De Vito, Courtney Love, Paul Giamatti).

Un documentario che rivela da un lato problematico di un attore conosciuto per la sua estroversa esuberanza (caduto povero lui recentemente tra i tentacoli della depressione) che si rivela qui una persona che pensa e pensa bene (“Tu sei le scelte che fai” è la sintesi della sua filosofia), dall’altro la vita totalizzante del set, in cui si forma una comunità particolare e precaria (con il “povero” regista, in questo caso il leggendario Forman, impegnato a gestire il dentro e il fuori). Regia di questo ottimo film, Chris Smith (che come regista di fiction ha firmato American Job, 1996, e The Pool, 2007, premio al Sundance).

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