“LA LUCE SUGLI OCEANI”. LA MOGLIE DI DEREK CIANFRANCE ATTACCA I CRITICI

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La questione è annosa: possono davvero le critiche negative, anche nell’epoca dei social network e delle opinioni trasversali, incidere sul successo commerciale di un film? A far tornare il tema caldo è l’attrice e videoartista Shannon Plumb, moglie di Derek Cianfrance, il regista di La luce sugli oceani (The Light Between Oceans): secondo Shannon il film ha fallito al box office proprio a causa dei critici cinematografici che l’hanno accolto con poco entusiasmo alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia. E questo nonostante la presenza di due super star come Michael Fassbender e Alicia Vikander.

In un articolo sul suo blog The Talkhouse la Plumb racconta i due giorni di sogno che ha trascorso a Venezia con Derek prima della presentazione del film alla Mostra. Tutto pareva perfetto, finché si sono accorti che in rete alcuni critici, tra i quali quello di Variety, avevano rotto l’embargo posto sulle recensioni del film fino alla première del Lido. E le critiche non erano positive.

Per questo, secondo la Plumb, La luce sugli oceani è partito male al botteghino: “I critici non sono la voce della gente, eppure possono influenzare la reputazione e il successo di un film. A causa di quanti hanno scritto in anticipo e con veemenza contro La luce sugli oceani, il film ha probabilmente perso un paio di milioni di milioni di dollari nel suo primo weekend, che resta ancora il più importante e determina la longevità del film nelle sale”. La Plumb ovviamente si riferisce agli Usa: in Italia il film uscirà il 16 febbraio 2017.

Ma quello della moglie di Cianfrance non è solo un grido di amarezza: la Plumb analizza anche la composizione “gender” di critica e pubblico di fronte a un mélo apertamente romantico. Il 78% delle recensioni scritte quel weekend erano firmate da uomini e molte prendevano a schiaffi il film. Questi critici hanno per caso un’allergia alla vulnerabilità? Forse i fazzoletti sono fuori moda, ma la sala cinematografica dovrebbe essere rimasta l’unico santuario della vulnerabilità e della purificazione delle emozioni. Le donne che hanno visto il film invece lo hanno amato. Secondo il censimento del pubblico realizzato in America da Cinemascore, il 72% del pubblico era composto da donne, che hanno dato al film il voto A-. Il 28% erano uomini e hanno dato al film il voto B+. Se un titolo come questo va male, si faranno sempre meno film romantici. I critici stanno uccidendo il genere”.