MY FRENCH FILM FESTIVAL: “HENRI HENRI”

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Id., Canada, 2014 Regia Martin Talbot Interpreti Victor Andrés Trelles Turgeon, Sophie Desmarais, Marcel Sabourin, Michel Perron Sceneggiatura Martin Talbot Produzione Christian Larouche Caroline Héroux Durata 1h e 40′

L’orfano Henri del canadese Martin Talbot è una sorta di Amélie Poulain al maschile: se siete dei romantici, guardatelo anche voi su www.myfrenchfilmfestival.com/it/ !

Henri-HenriHenri è un orfano ormai diventato uomo che ha passato tutta la sua vita nel convento di suore d’v’è cresciuto specializzandosi nel cambiare lampadine o, come sostiene lui, “portare la luce nella vita delle persone”. Quando il convento viene messo in vendita, all’ingenuo Henri non resta che trovarsi una stanza con cucina e affrontare il mondo là fuori. E, ovviamente, cercare l’amore per non essere più solo.

Il debutto nel lungometraggio del regista televisivo Martin Talbot è una sorta di Il favoloso mondo di Amélie Poulain al maschile, e in versione canadese: come Amélie nel film di Jean-Pierre Jeunet, Henri vive protetto da una sua visione romantica della realtà e il mondo attorno a lui, dall’ambientazione storica volutamente imprecisa, quasi sospesa tra la contemporaneità e gli anni ’50, ha il sapore della favola. E anche Henry (interpretato daVictor Andrés Trelles Turgeon), quando s’innamora della cassiera non vedente di un cinema porno, viene guidato alla scoperta dei sentimenti da una sorta di anziano mentore, l’erede di una vecchia azienda di sottaceti andata in rovina.

Henri-HenriPiù che seguire la strada del realismo magico, Talbot prova a trovare la magia nel quotidiano. Rispetto al film di Jeunet usa una carta in più: il filo conduttore della luce, intesa come attitudine ad essere gentili e positivi con le persone, ad “accendere” gli occhi di chi non può vedere, ma anche a saper seguire il proprio destino, come fa Henri in una spassosa sequenza in cui segue frecce luminose e non per approdare al negozio dove troverà lavoro. Un film che fa del romanticismo una bandiera, scostandosi dalla tradizione realistica canadese con un interprete che fa suo lo stupore sincero del personaggio: impossibile non lasciarsi affascinare.

Elisa Grando