28 giorni dopo, Danny Boyle e Alex Garland sono al lavoro su un sequel del film zombi

Il film dovrebbe intitolarsi 28 anni dopo e sarà il primo di una trilogia

0
Cillian Murphy, 28 giorni dopo

Prima che la popolare serie Peaky Blinders lo portasse alla fama mondiale e Oppenheimer lo attestasse come una grande star, l’attore irlandese Cillian Murphy era stato protagonista di 28 giorni dopo, film horror post-apocalittico britannico del 2002 diretto da Danny Boyle e scritto da Alex Garland. Ora regista e sceneggiatore sono tornati all’opera per un sequel del film dal titolo 28 Years Later, un nuovo thriller basato sul film del 2002 in cui un virus della rabbia prende il sopravvento sulla civiltà.

LEGGI ANCHE: Golden Globe 2024, Cillian Murphy è il miglior attore drammatico per Oppenheimer

Il nuovo thriller sugli zombi dovrebbe raggiungere gli studi cinematografici, gli streamer e altri potenziali acquirenti entro questa settimana, secondo molteplici fonti. WME (William Morris Endeavour), che rappresenta Boyle e Garland, ne gestirà la vendita.

Non si tratta solo di un semplice sequel moderno; il film aveva avuto già un seguito con 28 settimane dopo, uscito nel 2007, ma in quella occasione Boyle e Garland erano stati coinvolti solo in quanto produttori esecutivi. Ora la speranza è quella di lanciare una nuova trilogia. Boyle dovrebbe tornare a dirigere il primo capitolo, mentre Garland sarebbe al lavoro per la scrittura di tutti e tre i film. Il budget per ogni film dovrebbe aggirarsi intorno ai 75 milioni di dollari.

28 giorni dopo

Rilasciato nel 2002 (22 anni fa), l’originale 28 giorni dopo vedeva come protagonista Cillian Murphy, allora in gran parte ancora sconosciuto al pubblico cinematografico. Nel film Murphy vestiva i panni di un uomo che si sveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e trova l’Inghilterra ormai desolata, al collasso postapocalittico, a causa di un virus che ha trasformato le sue vittime in assassini furiosi. L’uomo quindi si aggira in una Londra desolata, incontrando una sopravvissuta interpretata da Naomie Harris e un maniacale maggiore dell’esercito, interpretato da Christopher Eccleston.

28 giorni dopo lasciò scioccati gli spettatori con le sue orde di non morti, un cattivo spietatissimo e l’impiego della fotografia digitale, una frontiera allora all’avanguardia, che gli valse il premio per la Miglior fotografia agli EFA nel 2003. Boyle era alla regia del film, mentre Garland alla sceneggiatura. Il film ebbe un notevole successo al botteghino e un impatto tale sul genere horror che gli ha fatto guadagnare il merito di aver riavviato il revival del genere zombi, insieme al franchise di Resident Evil, dando il via al successivo decennio e mezzo di film sugli zombi ripensati non più come lenti mangiatori di cervelli ma come feroci forze dalla natura.

Danny Boyle, Alex Garland

Dopo 28 giorni dopo Boyle ha diretto The Millionaire e 127 ore, mentre Murphy, pochi anni dopo, ha preso parte al suo primo film diretto da Christopher Nolan, Batman Begins (2005). Danny Boyle non dirige un film dalla commedia del 2019 Yesterday, mentre Alex Garland da allora ha diretto film come Ex Machina, Annientamento e sarà alla regia del prossimo film distopico di A24 Civil War.

Il sequel

Il sequel di 28 giorni dopo è un’idea meditata da tempo da Boyle, Garland e Murphy, ma l’attore non è attualmente coinvolto in questo nuovo progetto. “Ogni volta che incontro Danny o Alex ne parliamo sempre – aveva detto Murphy nel 2022 – ho mostrato il film ai miei figli di recente – ad Halloween circa quattro o cinque anni fa – e loro l’hanno adorato. Regge davvero, il che è sorprendente per un film che ha 20 anni. Quindi sì, adoro l’idea e mi attira molto”.  Mentre Boyle aveva elogiato la proposta di Garland di un sequel: “È divertente, non ci avevo pensato finché non l’hai detto tu, e mi sono ricordato ‘Bang, questo copione!’ che è ambientato di nuovo in Inghilterra, molto sull’Inghilterra”.

FONTI: Variety, The Hollywood Reporter e Deadline