Alessandro Michele & Gus Van Sant: creatività circolare

"OUVERTURE of Something that Never Ended" è nuova la serie in sette puntate co-diretta dal regista Gus Van Sant e Alessandro Michele

0
Photo by Paige Powell

«Io volevo fare il costumista, non avevo mai pensato di diventare un designer di moda», racconta Alessandro Michele, da sei anni direttore creativo alla maison Gucci che ha presentato in collegamento streaming mondiale il coronamento di un sogno che durava ormai da trenta anni: girare un film insieme al suo idolo Gus Van Sant.

«Era da quando vidi My Own Private Idaho, il film da lui girato a Roma che ho scoperto l’infinito talento di Gus. Quella visione è stata per me liberatoria, mi ha aperto infiniti orizzonti e mi ha fatto comprendere chi ero», ricorda lo stilista, «poi negli anni ho avuto il piacere di conoscere Gus e da circa un anno e mezzo stavamo scrivendo il progetto di un film da girare insieme. La pandemia ha cambiato tutto, ma siamo riusciti a realizzare OUVERTURE of Something that Never Ended, una serie in sette puntate che ha lo stesso titolo della nuova collezione Gucci. Girata a Roma e co-diretta dal regista Gus Van Sant e Alessandro Michele, la serie ha come protagonista l’attrice, artista e performer Silvia Calderoni, impegnata in una surreale routine quotidiana in diversi scenari della città, mentre incontra vari talenti internazionali amici della Maison come Paul B. Preciado, Achille Bonito Oliva, Billie Eilish, Darius Khonsary, Lu Han, Jeremy O. Harris, Ariana Papademetropoulos, Arlo Parks, Harry Styles, Sasha Waltz e Florence Welch.

Photo by Paige Powell

I sette episodi sono trasmessi quotidianamente nel corso del GucciFest, il festival di moda e cinema digitale che si svolge dal 16 al 22 novembre in esclusiva su YouTube Fashion, Weibo, Gucci YouTube e sono inseriti nel sito dedicato GucciFest.com, rivelando gradualmente la nuova collezione giorno per giorno.

Il segreto di questo lavoro, realizzato in un mese di riprese, per Van Sant risiede «nella sua spontaneità, con un approccio al cinema che mi ricordava alcuni miei lavori del passato».

«Quando ho girato Elephant, ad esempio, gli attori venivano sul set portando i loro vestiti e noi sceglievamo quelli più adatti alle scene da girare», spiega il regista, «qui invece, mentre seguivamo la giornata di Silvia Calderoni in micro frammenti di vita non necessariamente narrativi, i vestiti erano tutti Gucci, ma lo spirito era lo stesso».

«Tra cinema e moda c’è una creatività circolare – continua Michele – e in questa serie sono felice di aver liberato la moda e i vestiti dalle passerelle e dagli armadi di certe signore e signori, per restituirli alla vita grazie alla poesia visiva di un maestro come Gus, di cui io sono stato solo l’apprendista stregone».

Oltre alla serie OUVERTURE of Something that Never Ended, GucciFest propone anche fashion film che celebrano le creazioni di quindici giovani stilisti indipendenti: Ahluwalia, Shanel Campbell, Stefan Cooke, Cormio, Charles De Vilmorin, JordanLuca, Mowalola, Yueqi Qi, Rave Review, Gui Rosa, Rui, Bianca Saunders, Collina Strada, Boramy Viguier e Gareth Wrighton.