Un infarto decisamente inatteso, con la morte-choc di uno dei protagonisti della serie tv, fa crollare le azioni di un’importante azienda di fitness nella vita reale (e sui mercati internazionali). L’avvio di And Just Like That… il seguito di Sex and the City, è sorprendente, dalle conseguenze imponderabili e ancora da definire.
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Nella prima puntata la voce fuori campo di Carrie Bradshaw recita «all’improvviso Mr. Big morì». Già, proprio lui, il suo amore, interpretato da Chris Noth, se ne va senza appello, muore per un malore mentre pedala sulla sua super cyclette, anzi qualcosa in più: è una Peloton, modello di un marchio che si è fatto strada grazie alla super tecnologia, ai collegamenti e alle “sfide” in diretta internet con altri utenti.
Un’azienda che si qualifica anche per le consegne dei prodotti a casa, le super cyclette appunto, con tanto di montaggio immediato. Insomma «Mr. Big morì», in un tempo che le parole di Carrie lasciano indefinito. Ma le conseguenze della prima puntata, giovedì, sono immediate: le azioni Peloton perdono l’11,3% di valore, il giorno dopo ancora il 5% (è venerdì e i mercati chiudono). L’ufficio legale del colosso del fitness si mette subito in moto, gli avvocati che assistono And just like that… sono subissati di telefonate. Ma c’è la sorpresa dietro l’angolo. Nella seconda puntata, in onda il giorno dopo, c’è un dialogo che sembra fatto apposta per evitare problemi legali (e risarcimenti milionari): Miranda (Cynthia Nixon) spiega al marito Steve che, nonostante Mr. Big fosse cardiopatico, come noto a familiari e amici, «Il medico gli aveva dato l’ok (per pedalare, ndr), la cyclette non c’entra». Ma resta da capire quanto la Peloton voglia restare sintonizzata su quei valori: meno 11,3 e meno 5 per cento, milioni di dollari in fumo.
