Avatar, i problemi di James Cameron con il peggior affare “della storia del cinema”

Il tanto a lungo atteso ritorno su Pandora deve ancora realizzarsi, ma qualcosa scricchiola nel maestoso franchise costruito da James Cameron. Che il 14 dicembre presenterà al mondo il suo nuovo Avatar: La Via dell’Acqua, ma non sembra troppo sereno riguardo all’operazione nel suo complesso. Problemi con la produzione, come era prevedibile, ma che rischiano di far diventare la saga di Avatar il peggior affare “Nella storia del cinema“.

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E’ stato lo stesso regista a dichiararlo, in una intervista a Total Film rimbalzata ovunque, soprattutto dopo quella a GQ nella quale Cameron raccontava anche di aver insultato un executive della Fox – del quale ha preferito non fare il nome – perplesso per la durata di 2 ore e 42′ minuti dello screening del film cui aveva assistito.

Queste le parole di James Cameron:

“Ho detto qualcosa che non ho mai detto a nessun altro nel settore: ‘Penso che questo film rifarà tutti i dannati soldi. E quando lo farà, sarà troppo tardi perché tu ami il film. Il momento per te di amare il film è oggi. Quindi non ti sto chiedendo di dire qualcosa che non provi, ma sappi solo che saprò sempre che non importa quanto sarai lusinghiero con il film in futuro, quando farà tutti i soldi’… e questo è esattamente quello che ho detto, in maiuscolo, TUTTI I SOLDI, non una parte dei soldi, tutti i dannati soldi. Non potrai tornare da me a complimentarti e dire che lo abbiamo fatto insieme. Non sarai in grado di farlo'”.

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Una sicurezza che non esclude qualche legittima e naturale preccupazione, vista l’entità del progetto, talmente costoso da spingere il suo creatore a dichiarare che “è stato il peggior business case nella storia del cinema”. E questo nonostante il primo Avatar – di recente riproposto in sala, rimasterizzato in 4K HDR – abbia incassato quasi 3 miliardi in tutto il mondo diventando il film dal maggior incasso di tutti i tempi.

L’obbiettivo a questo punto diventa “essere il terzo o il quarto maggior incasso nella storia… Quella è la soglia“. Un “pareggio” che se non venisse raggiunto costringerebbe il team produttivo a rivedere i propri piani, fermandosi al terzo film invece di arrivare fino al quinto.

“In tre mesi il mercato potrebbe dirci che siamo finiti, o semi-finiti, nel senso: ‘OK, completiamo la storia entro il terzo film, e non andiamo avanti all’infinito’, se non è redditizio – ha spiegato Cameron. – Oggi siamo in un mondo diverso rispetto a quando ho scritto queste cose con l’uno-due di pandemia e streaming. O, al contrario, forse ricorderemo alla gente cosa significa andare al cinema. Questo film lo fa sicuramente. La domanda è: a quante persone frega qualcosa oggi?”.

Il nuovo trailer di Avatar: La via dell’acqua