Belcanto, a Berlino presentata la serie drama italiana sull’Opera

La notizia arriva dal Berlinale Co-Production Market

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Belcanto

Tra gli eventi più interessanti della Berlinale 2002 in corso, il Co-Production Market potrebbe essere il primo passo di uno dei dieci nuovi progetti TV internazionali ospitati, quello del dramma italiano Belcanto, presentato e prodotto dalla Lucky Red.

Ambientata durante l’era Napoleonica, nel 1798, la serie è una creazione di Mariano Di Nardo, Antonio Manca e Federico Fava. Per la quale ancora non si è definito un regista e si stanno cercando potenziali co-produttori proprio durante il Festival di Berlino. La possibilità – come riporta Variety – è che gli otto episodi previsti riescano ad approdare su una grande emittente televisiva europea o su una piattaforma di streaming internazionale.

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Al centro della vicenda, la quattordicenne Carolina, la sua diciassettenne sorella Antonia e la madre Maria costrette a rifugiarsi a Milano dopo aver accoltellato a morte il padre violento. La figlia maggiore sogna di diventare una cantante famosa, proprio come faceva sua madre alla sua ‘età, prima che un matrimonio infelice rovinasse i suoi piani e che fosse costretta a riversare le proprie aspettative sulla ragazza.

Anche a costo di trascurare la figlia minore, desiderosa solo di ricevere l’affetto della madre. Almeno fino a quando un rinomato insegnante di canto scopre che il vero talento della famiglia è proprio la giovane Carolina.

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“C’è sempre un momento, in ogni grande opera, in cui noi come pubblico sentiamo come se i nostri sentimenti ci venissero strappati dal petto, lasciandoci senza fiato per la violenza delle emozioni subite”, ha spiegato il team creativo della serie ancora a Variety prima di presentarlo nell’appuntamento ufficiale del Co-Pro.

“Con ‘Belcanto’ vogliamo evocare lo stesso incantesimo. Attraverso la testardaggine e la durezza di Maria, o la travolgente fame d’amore di Carolina, o il dolore di Antonia per la propria inadeguatezza, ogni personaggio ha un desiderio impossibile da tacere e da soddisfare, – hanno aggiunto. – La struttura del racconto segue gli scatti improvvisi, i contraccolpi e le esplosioni di questi impulsi. Intorno a loro, un mondo che cambia per sempre. Crudele e pieno di speranza, dove tutto è possibile e niente è sicura, mai”.