Bruce Willis, l’avvocato svela: «Ha continuato a lavorare anche dopo la diagnosi di afasia»

A marzo la famiglia dell'attore annunciò il ritiro dalle scene

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Lo scorso marzo la famiglia di Bruce Willis ha annunciato il suo ritiro dalle scene in quanto non più in grado di continuare a recitare a causa dell’afasia. L’attore, nell’ultimo periodo della sua carriera, ha lavorato a molti film, quasi tutti di serie B, tra cui Midnight in the Switchgrass, di Randall Emmett, che è stato accusato di aver costretto Bruce Willis a girare sul set nonostante la grave malattia, ma l’avvocato della star mondiale ha rotto il silenzio, fornendo ulteriori spiegazioni.

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Secondo quanto riportato da People, Martin Singer ha dichiarato al Los Angeles Times:

“Il mio cliente ha continuato a lavorare dopo la sua diagnosi medica perché voleva lavorare ed è stato in grado di farlo, così come tanti altri con diagnosi di afasia che sono in grado di continuare a lavorare.”

A marzo la famiglia dell’attore compresa la sua ex moglie Demi Moore e dalla loro primogenita Rumer, aveva annunciato così il ritiro della scene:

“A tutti i fan di Bruce, come famiglia vogliamo condividere il fatto che il nostro amato Bruce ha purtroppo dei problemi di salute e gli è stata recentemente diagnosticata l’afasia, che sta compromettendo le sue capacità cognitive. A seguito di ciò Bruce ha deciso di ritirarsi da una carriera che ha significato così tanto per lui. Questo è un momento davvero difficile per la nostra famiglia e siamo così felici del vostro affetto incondizionato. Affronteremo la cosa da famiglia compatta e informeremo tutti voi perché sappiamo quanto lui significhi per voi e viceversa. Come Bruce dice sempre ‘Live it up’ e lo faremo insieme”