Cannes 2022, bloccate le richieste di accredito di quasi tutti i giornalisti russi

Problematico l'accesso alla Croisette per i media russi, a meno che non siano in forte opposizione alla guerra

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Festival di Cannes

Il Festival di Cannes ha confermato di aver rifiutato le richieste di accredito stampa dei giornalisti russi associati a organi di stampa che non aderiscono alla posizione del Festival in merito al conflitto russo-ucraino.

Il capo ufficio stampa di Cannes, Agnes Leroy, ha dichiarato a The Wrap di aver approvato “solo i pochi” media russi che sono in linea con la posizione anti-guerra del festival, non specificando l’effettivo numero di accreditati.

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Tuttavia, come testimoniano diversi messaggi apparsi online, molti giornalisti russi dichiaratisi “indipendenti” e non associabili alla linea di pensiero di Putin si sono visti bloccare l’accredito. Tra questi, la giornalista Ekaterina Karslidi, accreditata al Festival di Cannes dal 2015: “Ho sottolineato che il mio sito web non ha legami con il governo, ma probabilmente non c’è modo per loro di controllare tali informazioni” ha dichiarato la donna.

“Siamo stati ignorati e rifiutati dieci giorni prima del festival”, ha scritto un giornalista che ha preferito restare anonimo: “Ho la sensazione che non sapessero come definire chi è chi e hanno deciso di negare a tutti noi per evitare qualsiasi tipo di problema”.


 

Cannes aveva espressamente condannato la guerra della Russia in Ucraina fin dal principio, togliendo ufficialmente l’invito a partecipare a questa edizione del Festival a tutti i delegati ufficiali russi o chiunque fosse legato al governo di Putin. Un divieto applicato non a tutti i russi, ma solo a quelli giudicati favorevoli al regime e alla guerra contro l’Ucraina. Il regista russo Kirill Serebrennikov, ad esempio, sarà presente al festival e presenterà, in concorso, il suo ultimo film, il dramma storico La moglie di Tchaikovsky. Serebrennikov è considerato un dissidente e – prima di lasciare la Russia all’inizio di quest’anno – era stato preso di mira da Mosca e tenuto agli arresti domiciliari.

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