Il Festival di Cannes ha confermato di aver rifiutato le richieste di accredito stampa dei giornalisti russi associati a organi di stampa che non aderiscono alla posizione del Festival in merito al conflitto russo-ucraino.
Il capo ufficio stampa di Cannes, Agnes Leroy, ha dichiarato a The Wrap di aver approvato “solo i pochi” media russi che sono in linea con la posizione anti-guerra del festival, non specificando l’effettivo numero di accreditati.
LEGGI ANCHE: Cannes 2022, il perché del rifiuto del regista russo Aleksandr Sokurov
Tuttavia, come testimoniano diversi messaggi apparsi online, molti giornalisti russi dichiaratisi “indipendenti” e non associabili alla linea di pensiero di Putin si sono visti bloccare l’accredito. Tra questi, la giornalista Ekaterina Karslidi, accreditata al Festival di Cannes dal 2015: “Ho sottolineato che il mio sito web non ha legami con il governo, ma probabilmente non c’è modo per loro di controllare tali informazioni” ha dichiarato la donna.
“Siamo stati ignorati e rifiutati dieci giorni prima del festival”, ha scritto un giornalista che ha preferito restare anonimo: “Ho la sensazione che non sapessero come definire chi è chi e hanno deciso di negare a tutti noi per evitare qualsiasi tipo di problema”.
I find it hard to believe that one of the biggest film festivals in Europe is literally ghosting Russian journalists, while having Russian films in the official selection.
— сексуальная тварь (@so_karslidible) May 5, 2022
Okay @festival_cannes we need to talk since you guys haven’t responded to my emails. It’s less than two weeks until the festival and you haven’t approved or declined accreditation to any Russian independent journalists.
— сексуальная тварь (@so_karslidible) May 5, 2022
Cannes aveva espressamente condannato la guerra della Russia in Ucraina fin dal principio, togliendo ufficialmente l’invito a partecipare a questa edizione del Festival a tutti i delegati ufficiali russi o chiunque fosse legato al governo di Putin. Un divieto applicato non a tutti i russi, ma solo a quelli giudicati favorevoli al regime e alla guerra contro l’Ucraina. Il regista russo Kirill Serebrennikov, ad esempio, sarà presente al festival e presenterà, in concorso, il suo ultimo film, il dramma storico La moglie di Tchaikovsky. Serebrennikov è considerato un dissidente e – prima di lasciare la Russia all’inizio di quest’anno – era stato preso di mira da Mosca e tenuto agli arresti domiciliari.
LEGGI ANCHE: Cannes 2022, a Forest Whitaker la Palma d’oro onoraria