Carlo Verdone dalla parte dei doppiatori «L’intelligenza artificiale nel cinema è un problema»

Si è tenuta oggi a Roma la conferenza dell'Italian Global Series Festival

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Oggi, 13 marzo 2025, si è tenuta presso la sede della Stampa Estera in Via del Plebiscito 102 a Roma la conferenza stampa di presentazione dellItalian Global Series Festival, il Festival internazionale delle serie TV. All’evento hanno partecipato il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, Michele De Pascale, Chiara Sbarigia, Marco Spagnoli e, in veste di futuro premiato, Carlo Verdone, che il Festival premierà, nel corso del suo svolgimento tra Rimini e Riccione dal 21 al 28 giugno, con un ExcellenceAward.

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Intervenuto nel corso della conferenza per parlare del suo impegno sul set delle stagioni di Vita da Carlo, l’attore e regista ha espresso preoccupazioni riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nel cinema e nel doppiaggio:

«Sono dalla parte dei doppiatori, l’intelligenza artificiale sarà un autentico disastro per quel che riguarda il nostro cinema» ha confessato Verdone, aggiungendo: «Un mio amico mi ha portato Borotalco, completamente in inglese, dove la voce è veramente di Mario Brega, la voce è veramente la mia, e io parlo realmente un perfetto inglese. Giustamente non c’è la cadenza romana, perché parlo in inglese, quindi l’inglese è perfetto. È impressionante, poi ho avuto modo di vedere anche  Acqua e sapone in giapponese, che dicono che è perfetto ,però si perde l’anima in qualche modo. Questo è un problema veramente grave: bisogna fare una grande battaglia, non solo per i doppiatori  ma anche per la qualità del film. Il film perde la sua anima mettendo di mezzo l’intelligenza artificiale, diventa un fenomeno commerciale che non è autentico, che non appartiene neanche più all’autore»

«Difendiamo l’Intelligenza Artistica» è l’appello partito da ANAD – Associazione Nazionale Attori Doppiatori e rivolto a tutta l’industria audiovisiva, alle Istituzioni e al pubblico per aprire la strada alle rivendicazioni di tutti quei professionisti che, in vari settori, chiedono tutele dall’uso non controllato dell’Intelligenza Artificiale.
La protesta contro l’utilizzo indiscriminato dell’AI chiama tutti gli artisti e le associazioni di categoria che li rappresentano ad unirsi, per formare insieme un movimento compatto indentificato con l’hashtag #ArtisticIntelligence.
«Le emozioni che regaliamo al pubblico con il nostro lavoro e le nostre performance non sono sintetiche, né si possono riprodurre sotto forma di dati a disposizione dell’AI per realizzare altri progetti, diversi da quelli originali per i quali le abbiamo create e senza il nostro permesso» – dichiara Daniele Giuliani, presidente di ANAD. Il movimento #ArtisticIntelligence nasce dall’urgenza di difendere il nostro lavoro, le nostre vite, e per chiedere una regolamentazione che normalizzi l’utilizzo degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie»