Civil War, la recensione di un (quasi) docufilm distopico

Il britannico Alex Garland racconta gli Stati Uniti possibili e le nostre paure

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Civil War

Dal regista di 28 giorni dopo ed Ex Machina, arriva Civil War, il nuovo dramma firmato da Alex Garland, che dopo i robot torna a sviluppare la paura del futuro e della modernità in un quasi docufilm distopico interpretato da Kirsten Dunst e Wagner Moura e una Cailee Spaeny sempre più sotto i riflettori dopo il Priscilla di Sofia Coppola. Al cinema dal 18 aprile, distribuito da 01 Distribution, il film promette di essere l’ennesimo monito inascoltato, oltre a offrire interessanti spunti di riflessione su cosa siano oggi la politica, l’informazione, l’umanità…

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IL FATTO

Gli Stati Uniti come li conosciamo oggi non esistono più, e il Paese è sull’orlo del collasso. Una crisi che è ormai sfociata in una vera e propria guerra civile, esito drammatico della divisione della popolazione in classi e categorie sempre più polarizzate, sta gradualmente dilagando da est a ovest. In questo panorama si muove il gruppo di giornalisti d’assalto – guidato dalla fotoreporter Lee Smith, con il collega Joel e il decano Sammy, oltre alla giovane aspirante fotografa Jessie – che, intenzionato a raggiungere la Casa Bianca per intervistare il Presidente prima che sia troppo tardi, intraprende un viaggio in condizioni estreme, attraverso terre desolate e città distrutte, mettendo a rischio le proprie vite per raccontare la verità.

Civil War

L’OPINIONE

Un viaggio attraverso gli States che saranno, o che potrebbero essere, ma soprattutto attraverso le paure che rendono il presente – degli Stati Uniti, di tutta l’America e nostro – in grado di sfidare qualsiasi fantascienza. Ed è quella la leva sulla quale poggia il buon lavoro del londinese Alex Garland, che con Stephen McKinley Henderson e Nick Offerman ha firmato anche la sceneggiatura, sull’ansia crescente dello spettatore medio verso quello che l’informazione tende a raccontargli del mondo che lo circonda o che lo aspetta.

Un mondo che forse solo un britannico poteva raccontare così, nel quale difficilmente Texas e California si alleerebbero (ma è tutto da vedere), ma che per il resto appare perfettamente plausibile, in ogni suo aspetto. Almeno tutti quelli che ci vengono mostrati in questo road trip, semplice nella struttura quanto agghiacciante per l’iper realismo nel quale ci troviamo immersi e al quale ci viene chiesto di credere. Compito non difficile, almeno per buona parte del viaggio, nel quale si resta facilmente conquistati dall’ottima prova delle due sisters in arms Kirsten Dunst e Cailee Spaeny (che dal 7 sconosciuti a El Royale della Festa di Roma 2018 non ha fatto che confermare le premesse) e raggelati dalla brutalità  che forse ci spaventa riconoscere troppo facilmente in noi e la nostra società.

Gli si potrà contestare, non senza ragione, uno sviluppo e una struttura piuttosto basilari e semplici, e di contare più su questa sorta di terrorismo psicologico che su artifizi tecnici o registici e narrativi, ma il risultato è di quelli che non lasciano indifferenti. Almeno a caldo. Nonostante le ultime immagini con le quali ci lascia il film siano quanto di meno devastante e più prevedibile si potesse augurarsi, con scene esageratamente retoriche – persino nel momento clou – ad allentare la tensione proprio sul filo di lana.

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Per un analoga capacità di evidenziare le ferite della democrazia e della politica moderna in uno stato considerato civile, per quanto con una maggior carica sci-fi, potrebbe essere interessante recuperare più il District 9 di Neill Blomkamp che i tanti fanta-politici dedicati alla “terra dei liberi” visti in passato, da Sotto assedio – White House Down alla saga degli Attacco al potere fino ai bellici come il Red Dawn del 2012 (remake dell’irragiungibile Alba Rossa).

 

Civil War

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
civil-war-la-recensione-di-un-quasi-docufilm-distopicoId., Usa/UK, 2024. Regia: Alex Garland. Interpreti: Kirsten Dunst, Cailee Spaeny, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Nick Offerman. Durata: 1h e 49'. Distribuzione: 01 Distribution