Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, quando il gioco di ruolo diventa blockbuster

Viaggio nel mondo del film che porta sul grande schermo un fenomeno mondiale, con le star Chris Pine, Michelle Rodriguez e Hugh Grant

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Dungeons & Drangons - L'onore dei ladri

La storia dei giochi di ruolo è antica quasi quanto la civiltà umana. Nella Cina del 200 a.C. venivano organizzati eventi in cui si fingeva di appartenere ad altre epoche, per divertirsi e viaggiare con l’immaginazione. Nell’Europa del XVI secolo, le compagnie itineranti della Commedia dell’arte eseguivano spettacoli con situazioni e personaggi prestabiliti ma dialoghi improvvisati. Nella New York degli anni ’20 c’erano passatempi simili all’attuale “Killer Game”, diffuso nei college americani, in cui i partecipanti devono simulare l’uccisione di altri concorrenti, evitando di essere uccisi a propria volta.

La genialità di Gary Gygax e Dave Arneson, nel 1974, è stata quella di creare Dungeons & Dragons, il primo gioco di ruolo a venire commercializzato. Inizialmente l’obbiettivo di TSR, la società di Gygax con sede nel Wisconsin, era arrivare a vendere cinquantamila copie, approfittando del successo che D&D aveva avuto fra studenti universitari e appassionati di fantascienza nella zona di San Francisco. A distanza di quasi cinquant’anni, si stima che siano almeno cinquanta milioni i fan di questo universo fantasy, i cui kit oggi sono venduti dalla multinazionale Hasbro in tutto il pianeta.

Un successo che ha spinto la coppia di scrittori e registi John Francis Daley e Jonathan Goldstein (Spiderman: Homecoming, Game Night) a realizzare Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, nelle sale italiane dal 29 marzo per Eagle Pictures.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, il film

Un lungometraggio totalmente ispirato al tradizionale D&D, pieno di totem, personaggi ed easter-eggs che gli intenditori riconosceranno con gioia. “Non si tratta però di un film destinato soltanto ai vecchi appassionati – spiega Daleychiunque sarà in grado di godersi quest’avventura avvincente e all’ultimo respiro. Sia io che Jonathan eravamo giocatori e abbiamo visto il potenziale per creare un film fantasy diverso dal solito e divertente. I nostri personaggi sono comunque in una situazione di vita o di morte, ci sono emozioni forti ma ti trovi spesso a ridere di gusto. Sappiamo che si tratta di una vera e propria tradizione e abbiamo trattato il tema col massimo rispetto. Per questo, oltre a molte ore di ricerca sul tema, abbiamo voluto con noi un cast di fuoriclasse ad accompagnarci nei Reami Perduti. Da Chris Pine a Hugh Grant, da Regé-Jean Page a Michelle Rodriguez, abbiamo scelto il meglio per raccontare una storia di cui in tanti avete sentito parlare, ma che nessuno in realtà conosce ancora”.

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Chris Pine

Si tratta infatti del lungo viaggio di un gruppo di emarginati, diventati ladri per necessità, uniti dal destino contro un perfido nemico e guidati da Chris Pine nel ruolo di Edgin Darvis, un bardo che ha perso tutto e sogna di riavvolgere il tempo per salvare la sua amata.

Come un Capitano Kirk d’altri tempi, occhi azzurri e sguardo fiero, Pine comincia la sua intervista con una frase inattesa: “Si tratta di una grande storia di lotta, di una sfida ma anche del racconto di una serie di fallimenti. È proprio questo che mi ha fatto innamorare del film. I protagonisti infatti sono una squadra di lupi solitari che sbagliano, diverse volte. Anche il mio Edgin commette errori. La vera chiave, come nella vita, sta nel modo in cui reagiscono a queste piccole sconfitte. La loro forza non è vincere sempre ma sapersi rialzare, continuando a giocare, ogni volta più determinati di prima. Credo che possa essere un ottimo esempio per tutti”.

Hugh Grant

Il villain di turno è il perfido ed esilarante Forge Fitzwilliam, portato in scena da Hugh Grant. Un ex membro del gruppo di ladri che grazie alle sue capacità di truffatore è diventato il signore di Neverwinter. Grant scherza sulla malvagità del personaggio a pochi giorni dalle polemiche nate dall’intervista, secondo alcuni rude, rilasciata alla modella Ashley Graham sul red-carpet degli Oscar.

Inizialmente – spiega la star di Notting Hill, Quattro matrimoni e un funerale e Bridget Jones – pensavo che questo tipo di film non facesse per me, poi ho letto il copione e mi sono talmente divertito che ho cambiato idea. Ci ho messo un po’ a creare il mio Forge: dopo avere capito la storia, ho preso un quaderno e ho iniziato a scrivere la sua biografia, descrivendo la sua vita da bambino, i suoi traumi, la sua famiglia, sua madre malata di vaiolo che faceva la serva di un lord che l’ha cacciata quando è diventata troppo brutta. Ho scritto per giorni e giorni, sono letteralmente impazzito per ricreargli tutta una vita attorno. Ho riempito decine di pagine, che servono a me e rimangono nella mia testa, nessun altro le leggerà e non si vedono nel film, ma sono state fondamentali per farmi comprendere la sua personalità e portarla davanti alle telecamere”.

Chris Pine dice che Grant interpreta l’“antago-narcisista” del film. Definizione che all’attore inglese piace molto: “È il modo perfetto per descriverlo!”.

Dungeons & Dragons ha quasi cinquant’anni e fan in ogni angolo del pianeta, ma Chris Pine non sente la responsabilità: “Ho lavorato in Star Trek e in Wonder Woman, ci sono spesso molti fan appassionatissimi. È impossibile essere sempre perfetti per tutti. Quello che si può è provare a fare del proprio meglio e cercare di catturare lo spirito della tradizione. Per me questa è una storia di felicità. Ho giocato a D&D e ho guardato gente giocare, credo che il vero spirito del gioco consista nell’immaginazione dei giocatori. Si tratta di essere vivi e mentalmente aperti, lavorando insieme per superare le difficoltà. Il bello è stato proprio affidarsi a due scrittori esperti come Daley e Goldstein, che hanno anche diretto il film e fatto le ricerche del caso, così noi abbiamo potuto dedicarci totalmente alle nostre interpretazioni. In questo modo sappiamo che gli amanti del gioco saranno appagati, ma anche chi si aspetta un film nuovo e imprevedibile verrà sicuramente soddisfatto. Considerate che questo non è un meta-film, non si tratta cioè di giocatori di D&D che intraprendono un’avventura, sono invece gli stessi personaggi ispirati a quelli creati da generazioni di appassionati, che si mettono in viaggio in un mondo a loro sconosciuto e pieno di insidie“.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, il set

Sul set i tornei di D&D non sono mancati: “Ci siamo divertiti tantissimo, a me è anche capitato di giocare con i miei nipotini, credo sia perfetto per i ragazzi. Giocarci mi ha ricordato le lezioni di improvvisazione che facevo qualche anno fa”.

Michelle Rodriguez

Michelle Rodriguez porta in scena Holga Kigora, la dura del gruppo. Una barbara e ladra che si troverà a lottare per difendere i suoi compagni. “Lavorare accanto a Pine e Grant è stata un’avventura – esclama ridendo l’attrice – Adoro l’umorismo inglese di Hugh Grant, riesce a distruggerti con una frase, rido tantissimo quando lo fa. Chris invece è imprevedibile e divertente da avere attorno, un vero maestro con le parole”.

Rodriguez non era nuova a D&D. “Se dovessi dare un numero direi che ho speso almeno trecento ore con i miei amici facendo questo gioco di ruolo. Ho un grande rispetto per gli appassionati perché ritengo che sia un’ottima palestra per l’immaginazione. Se vuoi diventare scrittore o magari regista, Dungeons & Dragons è sicuramente un ottimo modo per iniziare a cimentarti”.

Nel film però non si tratta solo di immaginazione, ci sono parecchie acrobazie, lotte all’ultimo sangue e pericolose creature di ogni tipo. “Noi attori abbiamo fatto la nostra parte, un ringraziamento però va anche agli stuntman – continua Rodriguez – Ogni giorno erano sul set e quando non stavano girando, li vedevamo poco più in là ad esercitarsi”.

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