Per sempre il Chandler Bing di Friends, a soli 54 anni è morto Matthew Perry, trovato nella propria casa di Los Angeles sabato 28 ottobre. Inizialmente accorse per una chiamata relativa al decesso di un uomo sulla cinquantina, le forze dell’ordine hanno trovato l’attore nella sua vasca idromassaggio, come comunicato dalle autorità a TMZ, People e al Los Angeles Times.
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Sempre le stesse fonti, ufficiali, hanno riferito di non aver trovato alcuna traccia di droga o di elementi sospetti al loro arrivo, verso le 4 del pomeriggio, configurando un arresto cardiaco come causa del decesso – motivo per il quale erano stati allertati inizialmente i primi soccorritori – o un possibile annegamento. Stando alle ultime notizie, Perry sarebbe rientrato a casa in mattinata dopo aver giocato a pickleball un paio d’ore e aver chiesto di fare una commissione per lui al suo assistente, il quale non avendo più avuto risposte al suo ritorno avrebbe dato l’allarme. Ma le indagini sono in corso e si attendono ulteriori dettagli.
Proprio da una vasca come quella citata – probabilmente la stessa – l’attore aveva postato le ultime immagini visibili sul suo profilo Instagram, che oggi risultano decisamente più amare…
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Nato a Williamstown, nel Massachusetts, il 19 agosto 1969, Matthew Perry si era trasferito a Los Angeles da adolescente e, dopo aver ottenuto alcuni spot televisivi, era stato scelto per il ruolo di Chazz Russell in Boys Will Be Boys dal 1987 al 1988. Nel 1994 la grande occasione, con la sitcom NBC Friends recentemente tornata d’attualità per la tanto attesa e richiesta reunion dei sei protagonisti Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc e David Schwimmer.
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Nonostante il suo successo, Perry ha a lungo lottato con problemi di dipendenza da alcol e farmaci, tentando di liberarsene nel 1997 – dopo che un medico gli aveva prescritto il Vicodin dopo un incidente in moto d’acqua – e nel 2001. E arrivando a fondare la sua Perry House, una struttura riabilitativa per alcolisti, nella sua casa sulla spiaggia di Malibu.
Solo un anno fa, ancora su People, l’attore aveva raccontato di aver rischiato di morire nel 2018 per seri problemi al colon causati da una overdose da oppioidi e di aver avuto solo un 2% di possibilità di sopravvivere alla crisi (mascherata da ricovero per una perforazione gastrointestinale), che gli ha richiesto 5 mesi di ricovero e 2 settimane di coma prima di potersi rimettere in piedi.
“Mi misero in una macchina chiamata ECMO, che fa il lavoro di cuore e polmoni necessario alla respirazione”, disse all’epoca, raccontando anche di essersi dovuto sottoporre a 14 interventi chirurgici solo allo stomaco.