El Conde, appuntamento su Netflix subito dopo Venezia 80 (trailer)

Il film di Pablo Larraín tra le nuove uscite in streaming più attese

0
El Conde

Tra i film più attesi della 80. Mostra del Cinema di Venezia c’è sicuramente El Conde di Pablo Larraín, che subito dopo il passaggio al Lido potremo vedere in streaming su Netflix, come confermato dal trailer appena distribuito – e che vi mostriamo insieme alle foto del film – nel quale ci viene dato appuntamento al prossimo 15 settembre.

LEGGI ANCHE: El Conde, Pablo Larrain trasforma Pinochet in vampiro per Netflix

L’amatissimo regista di Tony Manero, Post Mortem, No – I giorni dell’arcobaleno, Il club, Neruda, Jackie, Ema e Spencer torna a lasciare libera la fantasia e il gusto per il surreale in quello che viene presentato – con uno stile tra la Trilogia del Potere di Sokurov e l’espressionismo tedesco degli anni ’20 – come un horror con toni da commedia cupa nel quale si immagina un universo parallelo ispirato alla storia recente del Cile. E nel quale il dittatore sanguinario Augusto Pinochet torna a vivere e assume i tratti di un esausto non morto.

Dopo vessazioni e omicidi, il golpista cileno è ormai stanco, e all’età di 250 anni si è finalmente deciso a morire, a causa di “malattie causate dal suo disonore e conflitti familiari”. Questa la premessa del nuovo film del regista, in passato molto critico sulla storia recente del proprio Paese e del regime subito.

LEGGI ANCHE: Maria, Pablo Larraín pronto a girare il film sulla Callas con Angelina Jolie

Sceneggiato insieme al suo collaboratore abituale, Guillermo Calderón (Ema, Neruda, Il club), il film promette di inserirsi in maniera intrigante nella già ricca filmografia di Larraín. Che dopo questa ‘fatica’ attendiamo alla prova del biopic dedicato alla Callas, il Maria con Angelina Jolie, che dovrebbe concludere la trilogia della quale fanno parte i precedenti Jackie e Spencer.

 

 

Sinossi:

Augusto Pinochet, simbolo mondiale del fascismo, nelle vesti di un vampiro che vive nascosto in un palazzo in rovina nella gelida punta meridionale del continente. La malvagità è il suo stesso sostentamento. All’età di duecentocinquant’anni Pinochet decide di non bere più sangue e così rinuncia alla vita eterna. Non riesce più a sopportare che il mondo lo ricordi come un ladro. Nonostante la natura deludente e opportunistica della sua famiglia, una relazione inattesa lo incoraggia a vivere una nuova vita piena di passione controrivoluzionaria.