El Conde, Pablo Larrain trasforma Pinochet in vampiro per Netflix

Il regista cileno torna a raccontare la nostra storia, a modo suo

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Pablo Larraín

Sin dai suoi esordi, Pablo Larraín ha sempre raccontato il suo Cile e le ferite di quel Paese. In molti casi, ancora aperte. E dopo essersi dedicato a Jacqueline Kennedy e Lady Diana (in Jackie e Spencer), inframezzate dall’originale Ema e dal televisivo La storia di Lisey, torna alla Storia e ai suoi protagonisti. Anche negativi, come nel caso del suo prossimo El Conde, che vedremo su Netflix e nel quale trasforma il sanguinario dittatore cileno Pinochet in un vampiro di 250 anni.

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Si annuncia come un vero e proprio ritorno alle radici, la prossima fatica del regista di Post mortem, No – I giorni dell’arcobaleno e Neruda. Una commedia nera della quale è appena iniziata la produzione e del quale il filmmaker firma anche la sceneggiatura, insieme a Guillermo Calderón, drammaturgo cileno con lui in Neruda e nel The Club premiato a Berlino.

I due riporteranno in vita Augusto Pinochet, morto il 10 dicembre 2006, spesso al centro – direttamente e non – delle vicende raccontate nei film precedenti. A conferma della chiara volontà di non far dimenticare gli orrori iniziati con il Golpe dell’11 settembre 1973 nel quale perse la vita il Presidente Salvador Allende.

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Prodotto da Juan de Dios Larraín con Fabula, El Conde punta ad approfondire il personaggio, mescolando il dramma alla commedia, e a un’analisi del mondo moderno. Al momento è stata resa nota la partecipazione al film di Jaime Vadell (No), Gloria Münchmeyer (La luna en el espejo), Alfredo Castro (Tony Manero) e Paula Luchsinger (Ema).

“Siamo molto felici perché Netflix è un luogo in cui i registi che ammiro molto hanno realizzato film davvero preziosi – ha affermato Pablo Larrain. – Usando la commedia nera vogliamo osservare, comprendere e analizzare gli eventi accaduti in Cile e nel mondo negli ultimi 50 anni. Abbiamo totale fiducia che faremo un buon lavoro e sarà senza dubbio un’avventura: una ripresa impegnativa, ma molto stimolante e significativa”.

Sinossi:

Augusto Pinochet non è morto, ma continua a vivere. Oggi è un anziano vampiro di 250 anni deciso a farla finita una volta per tutte, a causa dei disturbi causati dal disonore che sente di meritare e da certi conflitti familiari.