Golden Globes 2023, ancora scetticismo alla vigilia delle nomination

Lunedì 12 dicembre saranno annunciate le nomination ai prossimi Golden Globes, ma la HFPA ancora non gode della piena fiducia di Hollywood

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Con l’annuncio delle nomination ai prossimi Golden Globes, fissato per il 12 dicembre, Hollywood si trova a dover decidere se perdonare o meno la Hollywood Foreign Press Association (HFPA) per il suo passato poco nitido e la scarsa attenzione nei confronti delle minoranze. Dopo un anno di pausa celebrato con una triste cerimonia passata quasi in silenzio, la NBC sarà nuovamente l’emittente che manderà in onda i prossimi  Golden Globes dal vivo il 10 gennaio 2023, che saranno presentati da dall’attore comico e regista Jerrod Carmichael.

Attualmente l’HFPA sembra ottimista. La presidente dell’associazione, Helen Hoehne, ha deto a Deadline: “Gli Studios nostri partner hanno lavorato con noi per garantire che siano stati apportati alcuni cambiamenti per reinventare l’HFPA e i Golden Globes e preservare il nostro futuro per garantire che le nostre attività filantropiche e di beneficenza continuino a crescere fortemente, rimaniamo il principale programma di premi che dà il via alla stagione in una linea che avvantaggia l’intera comunità di Hollywood. Riconosciamo di avere una responsabilità speciale nell’impostare il tono e il tenore di ogni stagione e non vediamo l’ora di accettare questa sfida con il party dell’anno di Hollywood“.

Hoehne continua sottolineando che l’HFPA ha apportato delle modifiche. Ha aumentato il numero di rappresentanti delle diverse razze ed etnie al suo interno, aggiungendo 21 giornalisti con sede negli Stati Uniti che lavorano per media esteri e ha aggiunto più di 100 nuovi elettori internazionali. “La profondità, la diversità e le dimensioni dell’organo di voto ora è di portata storica e comprende elettori provenienti da 62 Paesi –  ha affermato la presidente – C’è anche una maggioranza di donne e di rappresentanti della comunità LGBTQIA+”.

L’HFPA ha anche eliminato l’abitudine da parte dei suoi membri di ricevere doni e ha istituito una hotline dove è possibile denunciare illeciti “che hanno già portato all’espulsione di alcuni membri“, ha affermato Hoehne. Coloro che guadagnano ancora stipendi sono, secondo la presidente, persone che lavorano anche nei comitati HFPA.

Sono giornalisti e si guadagnano da vivere come giornalisti – ha continuato – Prima, la maggior parte dei corrispondenti esteri che lavoravano negli Stati Uniti era impiegata come dipendente e gestiva uffici qui. Ma tutto è crollato con la chiusura degli uffici e i licenziamenti di massa. La maggior parte di quegli uffici è stata sostituita dal lavoro come freelance. Quindi, abbiamo cercato di trovare mezzi alternativi per supportare i giornalisti con altri lavori. Tuttavia, questo è solo un supplemento al loro reddito da giornalisti e non è affatto uno stipendio a tempo pieno”.

Mentre Brendan Fraser, straordinario interprete di The Whale, film presentato in concorso alla Biennale 2022, ha già annunciato che boicotterà la cerimonia qualora dovesse ricevere una nomination ai prossimi Golden Globes, rimane la domanda se tali cambiamenti annunciati da Hoehne saranno sufficienti.

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Se da un lato gli sforzi di riforma della HFPA sono apprezzati, a Hollywood sembra permanere un certo stato d’attesa, ma di fronte allo scetticismo potrebbe prevalere l’interesse per ulteriori premi che, in una stagione competitiva come quella che si annuncia alle porte, potrebbero fare assai comodo.

Fonte: Deadline