Gwyneth Paltrow: “Mi sono disinnamorata della recitazione”

L'attrice ha spiegato i motivi che l'hanno portata ad un semi-ritiro dalla recitazione

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Da diversi anni oramai, le energie mentali di Gwyneth Paltrow sono tutte concentrate sul ramo commerciale della sua azienda Goop piuttosto che su Hollywood e sulla recitazione. Nonostante abbia continuato ad apparire in diversi film (tra cui gli ultimi Avengers) e sia una delle protagoniste della serie TV attualmente in corso The Politician, la Paltrow ha annunciato un semi-ritiro, dichiarando di non provare più amore per la recitazione.

Ospite del programma radiofonico SiriusXM’s Radio Andy, l’attrice premio Oscar per Shakespeare in Love ha sottolineato come l’eccessiva pressione dei media, lo smarrimento, e la mancanza di una vita privata abbiano influito enormemente sulla sua decisione, oltre ad un coinvolgimento di Harvey Weinstein.

«Io ho centrato il mio bersaglio a 26 anni [quando vinse l’Oscar ndr] e a quel punto già stavo iniziando a capire che il mio amore non era così forte come credevo. Mi sono chiesta, “Bene, chi dovrei essere ora? Chi sono? In che direzione sto andando?” Parte dello splendore della recitazione era svanito per me».

Inoltre c’è stato un altro aspetto dell’essere una giovane attrice che la Paltrow ha accettato con difficoltà: l’eccessiva attenzione dei media. «Non è facile essere così giovani e dover vivere ogni rottura sentimentale sui titoli di giornale, essere criticata per tutto quello che dici e indossi. E poi la recitazione è così transitoria… sei sempre in giro, è difficile piantare radici. Io sono una persona casalinga, mi piace stare con i miei vecchi amici, cucinare, abbracciare i miei figli. Sentivo di non voler restare sola in una stanza d’albergo a Budapest per sei settimane. Non fa proprio per me, non è ciò che sono. A questo si aggiunge il fatto che ho avuto un capo davvero duro per la maggior parte della mia carriera con la Miramax. Tutte queste cose mi hanno portato a pensare “non so se questa è davvero la mia vocazione”, ha poi concluso la Paltrow, quindi sto ancora cercando di analizzare come la mia vita ha cambiato corso».

Il capo duro a cui si riferisce l’attrice è ovviamente Harvey Weinstein: con lui, la Paltrow ha lavorato in numerosi film, tra cui Emma, Shakespeare in Love e Il talento di Mr. Ripley. Nel 2017 la Paltrow è stata una delle prime grandi star a farsi avanti e ad accusare Weinstein di molestie sessuali, citando un episodio accaduto in una camera d’albergo quando aveva 22 anni. Lei rifiutò le sue avances, ma continuò a lavorare con lui.

“Era un bullo”, aveva raccontato l’attrice a Variety lo scorso anno. “Non ho mai avuto problemi a tenergli testa, non avevo paura di lui. Ho avuto un’esperienza davvero spiacevole e strana in quell’occasione, ma poi non è mai stato più inopportuno con me in quel modo”.