Il più bel secolo della mia vita, la recensione del film con Castellitto e Lundini

Sergio Castellitto interpreta un centenario in Il più bel secolo della mia vita, accanto a Valerio Lundini e Carla Signoris

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Nelle sale dal 7 settembre con Lucky Red, Il più bel secolo della mia vita, una commedia umana che coniuga umorismo e malinconia e che segna il debutto alla regia di Alessandro Bardani.

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IL FATTO

Un’assurda legge ancora in vigore in Italia impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l’identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l’opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario in vita non riconosciuto alla nascita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa, ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Per i due comincia così un viaggio ricco di incontri, imprevisti e sorprese destinate a cambiare la vita di entrambi.

Il più bel secolo della mia vita, Sergio Castellitto
Sergio Castellitto in una scena del film

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L’OPINIONE

Alla sua opera prima Alessandro Bardani mette insieme due attori che più diversi non si può – Sergio Castellitto e Valerio Lundini – in un road movie dai toni fiabeschi, tratto da una pièce teatrale di grande successo (con Giorgio Colangeli e Francesco Montanari in scena), firmata dallo stesso regista nel 2015 e che prende l’avvio da un dato molto concreto, la cosiddetta “legge dei cento anni” che dal 1983 impedisce ai figli non riconosciuti di conoscere l’identità dei genitori e una parte importante della propria storia prima del compimento di un secolo di vita. E così oggi in Italia sono circa 400mila le persone a chiedersi ancora chi sia la loro madre. Se il giovane Giovanni è ossessionato dal passato, il vecchio Gustavo non ha mai smesso di guardare al futuro ed è da questo costante conflitto di attitudini esistenziali e sguardi emotivi sul mondo che il film trae la sua forza e la sua originalità, mescolando diverse età della vita, sacro e profano, commedia all’italiana e tragedia che guarda a cinematografie anglosassoni. Tra i vincitori del Giffoni Film Festival, il film vanta il brano inedito La vita com’è di Brunori Sas.

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Nebraska di Alexander Payne e Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Valerie Faris.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
il-piu-bel-secolo-della-mia-vita-la-recensione-del-film-con-castellitto-e-lundiniItalia, 2023. Regia Alessandro Bardani. Interpreti Sergio Castellitto, Valerio Lundini, Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander, Marzio El Moety, Betti Pedrazzi, Sandra Milo. Distribuzione Lucky Red. Durata 1h e 30’