Il Sundance Film Festival apre l’edizione online con Lady D

The Princess apre il Sundance Film Festival insieme ad altri tre titoli da scoprire

0

La seconda edizione online del Sundance Film Festival, in programma dal 20 al 30 gennaio, si è aperta ieri con un avvincente documentario sulla principessa Diana. Presentato in anteprima al Sundance, The Princess di Ed Perkins utilizza un archivio di filmati di telegiornali per ricapitolare la storia di Lady D.

LEGGI ANCHE: Il Sundance Film Festival annulla l’evento in presenza

La vita di Diana Spencer è stata immaginata in modo efficace in diversi recenti drammi cinematografici, dalla serie Tv The Crown a Spencer di Pablo Larraín. Un documentario sulla sua storia potrebbe dunque sembrare un film non necessario.

La Diana che vediamo in The Princess è quella che abbiamo sempre visto, quella che abbiamo guardato per 40 anni anche dopo la sua morte avvenuta nel 1997. Il documentario The Princess presentato al Sundance ci invita però nel suo mondo in modo avvincente polarizzando l’interesse sui fatti che seguirono al suo fidanzamento con il principe Carlo nel 1981.

Il regista britannico Ed Perkins (Tell Me Who I AM, 2019) ha ricostruito la storia utilizzando filmati professionali e amatoriali ed evitando una narrazione tradizionale. Alcune testimonianze vengono da giornalisti che apparentemente narrano i fatti con un evidente pregiudizio. Altre sono di esperti che la giudicano e la criticano apertamente. E, naturalmente, ci sono i fan che elogiano la regina dei loro cuori e la principessa del popolo. The Princess è una cronaca della principessa Diana interamente estratta da filmati di notizie televisive e altri documenti pubblici.

La prima giornata del Sundance ha però anche portato le anteprime di altri tre film.

LEGGI ANCHE: Sundance 2022, il meglio del Festival anche in streaming

Emergency del regista Carey Williams con RJ Cyler, Donald Elise Watkins, Maddie Nichols e Sabrina Carpenter è stato presentato nella serata di ieri. Nel film un gruppo di ragazzi del college commettono una serie di errori generando una commedia universitaria sulla discordia razziale che ricorda molto le situazioni di alcuni film degli anni ’80. RJ Cyler e Donald Elise Watkins creano due vivaci personaggi da campus in una commedia fatta di ansia, paranoia e stravaganze. Lo sceneggiatore KD Davila cerca di unire diversi generi e idee.

A Love Song, debutto in un lungometraggio di finzione di Max Walker-Silverman, è un piccolo dramma sincero. Il film offre uno sguardo ritmato sulle vite solitarie di due amici d’infanzia che, dopo la perdita dei rispettivi compagni, conducono un’esistenza apparentemente nomade. Il loro incontro potrebbe portare ad una storia d’amore, nonostante l’età avanzata. Dale Dickey e Wes Studi, due attori esperti a cui non sono state offerte grandi possibilità fino ad ora, sono i perfetti protagonisti di questo dramma romantico nascosto dietro un racconto di solitudini che potrebbe sembrare il perfetto sequel di Nomadland.

La Guerra Civil è un avvincente documentario di Eva Longoria Bastón. La regista esordiente è anche produttrice di questo vivace resoconto della rivalità tra i due pugili messicani Oscar De La Hoya e Julio César Chávez negli anni ’90. I due vengono intervistati separatamente, riflettono sulle loro vite e le loro lotte, mentre una serie di testimonianze offrono informazioni su un altro punto chiave del film: l’identità culturale. Chávez è stato un eroe nazionale messicano in quasi 100 combattimenti; mentre De La Hoya era un giovane pretendente al trono messicano-americano. Eva Longoria Bastón dirige un’energica cronaca di un incontro di boxe epocale avvenuto tra i due pugili nel 1996, che offre una considerazione ponderata e vivace sull’identità personale e l’orgoglio culturale.