Imaginary, la recensione dell’horror sugli amici immaginari

Delude non poco il nuovo film Blumhouse del regista di Obbligo o verità e Fantasy Island

0
Imaginary

Ultimo, nell’ondata di film horror degli ultimi tempi, l’Imaginary di Jeff Wadlow potrebbe essere il peggiore tra i vari prodotti di recente dalla Blumhouse (Five Nights at Freddy’s, M3gan e tanti altri, anche in arrivo). Una storia classica, con un taglio suggestivo sul tema degli amici immaginari, nei cinema di tutta Italia a partire dal 14 marzo, distribuita da Eagle Pictures.

LEGGI ANCHE: Imaginary, il trailer del nuovo horror Blumhouse

IL FATTO

Oggi realizzata autrice di storie per bambini, Jessica (DeWanda Wise) torna a vivere con la sua famiglia nella casa dove è cresciuta, e dove la figliastra Alice (Pyper Braun) trova in cantina un orsacchiotto di peluche di nome Teddy. Fin da subito, la bimba sviluppa un inquietante attaccamento al pupazzo, facendone il suo miglior amico e iniziando con lui uno strano gioco, via via sempre più sinistro. Quando il comportamento di Alice diventa preoccupante, Jessica si rende conto che il tenero Teddy è molto più dell’orso di peluche che lei credeva.

Imaginary

L’OPINIONE

Un confuso incipit è il benvenuto che si riceve nell’affrontare il nuovo film di Jeff Wadlow, ma l’approssimazione delle prime scene è presto spiegata quando la protagonista si sveglia dall’incubo in cui sembrava imprigionata. Quelle che restano più ardue da spiegare sono molte delle scelte successive dell’esperto regista (del Nickname: Enigmista del 2005 e il Fantasy Island del 2020, passando per i più interessanti Kick-Ass 2 e Obbligo o verità), oltre che sceneggiatore e produttore, in questo viaggio nel sottosuolo psicanalitico in cerca delle risposta alla domanda se gli amici immaginari dei bambini siano “davvero frutto della loro immaginazione dei bambini o se nascondano qualcosa di più terrificante e oscuro”.

Non il primo a far tesoro di cliché e figure ricorrenti nel genere, purtroppo questo suo Imaginary da subito non pare riuscire a sfruttarli in maniera originale e interessante. Ma soprattutto a offrire il minimo sindacale quanto a scrittura, dei personaggi e dei dialoghi. Certo, non una priorità in molti casi, quando ci si imbatte in traumi infantili, transfer dolorosi o entità maligne a proprio agio nei panni di questo o quel bambolotto, ma davvero il colpo di grazia a una storia debole e mal realizzata.

E se la caratterizzazione della piccola Alice (tanto per sottolineare il riferimento a un Paese delle Meraviglie ‘twisted‘ fin troppo simile ad altri già visti) è quella più coerente, tra tanti personaggi accennati, suggeriti, inseriti e abbandonati, in alcuni momenti a scuotere i nervi sono più gli scambi tra i due adulti innamorati alle prese con le difficoltà di due figlie in età complicate. Peccato, perché i momenti ghiotti per gli amanti del brivido non mancano, ma avrebbero potuto esser sfruttati meglio, e alcuni dei mostri di turno non sarebbero nemmeno tra i peggiori visti sullo schermo (se non fossero così sensibili al decoupage).

LEGGI ANCHE: Five Nights at Freddy’s, con il sequel si va verso il franchise

SE VI È PIACIUTO IMAGINARY, GUARDATE ANCHE…

Ted, per riconciliarvi con gli orsacchiotti, il suo precedente Obbligo o verità per riconciliarvi con il regista, Alice in Wonderland per farlo con realtà alternative iper colorate e mal frequentate (anche se nessuno fa paura come Il labirinto del fauno) e Five Nights at Freddy’s… come esempio di cosa la Blumhouse sappia fare – di meglio – con pupazzi ed entità maligne.

 

Imaginary

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
imaginary-la-recensione-dellhorror-sugli-amici-immaginariId, 2024. Regia: Jeff Wadlow. Con: DeWanda Wise, Pyper Braun, Tom Payne, Betty Buckley, Taegen Burns, Matthew Sato, Veronica Falcón. Distribuzione: Eagle Pictures. Durata: 1h e 44'