Love & Gelato, i tre protagonisti presentano le Vacanze Romane di Netflix

Susanna Skaggs è divisa tra Tobia De Angelis e Saul Nanni

0
Love & Gelato
Love and Gelato. (L to R) Susanna Skaggs as Lina, Anjelika Washington as Addie, Valentina Lodovini as Francesca in Love and Gelato. Cr. Maila Iacovelli/Netflix © 2022

Il rimando è immediato, instintivo, ma delle Vacanze Romane di Gregory Peck e Audrey Hepburn restano giusto la storica vespa e le meravigliose scenografie naturali della Città Eterna. Tanto più che, in questo caso, la protagonista venuta da lontano si trova a viaggiare per motivi più tragici e a essere divisa tra due giovani italiani, molto diversi tra loro. Questi sono i tre protagonisti di Love & Gelato, interpretati da Susanna Skaggs, il fratello della Matilda di Lidia Tobia De Angelis e Saul Nanni, diretti sullo schermo dal Brandon Camp di Benji e Qualcosa di speciale.

LEGGI ANCHE: Love & Gelato, Valentina Lodovini alla guida del film Netflix (trailer)

La prima, vista già in alcune serie tv (Mr. Mercedes, Halt and Catch Fire) è Lina, una giovane statunitense alla ricerca di se stessa, delle sue radici e naturalmente… di tanto gelato, mentre gli altri due, già molto di più di semplici promesse, dopo le apparizioni in Tutto può succedere, Gli anni amari e Il mostro della cripta – il primo – o Sotto il sole di Riccione e Made in Italy, il secondo. Avremmo dovuto vederli insieme in Scooter, un road movie che non sarà mai, purtroppo, ma che ha dato ai due ragazzi la possibilità di conoscersi meglio, prima di arrivare sui set di Roma e di Firenze per questo adattamento dell’omonimo romanzo di Jenna Evans Welch.

Love & Gelato

Tre ragazzi uniti dal doversi confrontare con famiglie diverse e dinamiche complicate…
Susanna Skaggs: È stato bello scoprire la famiglia parallela che supporta Lina, anche in mancanza di un legame di sangue. Persone che la accompagnano nella vita, e che le insegnano che può contare su gente che la ama. Anche se è qualcosa che non mi appartiene completamente, visto che la mia è la tipica famiglia statunitense, composta da madre, padre e 2 cani.
Saul Nanni: La dinamica familiare del mio Alessandro purtroppo è piuttosto nota, quella di un ragazzo sensibile succube di una figura paterna forte. Per fortuna mia, invece, io sono cresciuto in una famiglia che mi ha sempre lasciato libero di scegliere con la mia testa e fare quello che desideravo. Qualcosa per cui ringrazierò sempre i miei genitori.
Tobia De Angelis: Pensando alle due mamme di Lorenzo, credo si tratti di un elemento completamente accessorio, ed è bello che sia così. E’ solo un elemento, naturale, che non monopolizza l’attenzione. Così l’ho sentito io sin dalla lettura della sceneggiatura, e così spero sarà sempre, sarebbe bello. D’altronde si vede anche nella scena della tavolata, funziona perfettamente, senti che la cosiddetta ‘italianità’ non è assolutamente cambiata.

Una italianità della quale si parla molto nel film, anche attraverso certi stereotipi
Susanna Skaggs: Devo ammettere che prima di arrivare ero piena di stereotipi, e quando ho sentito che tutti dicevano davvero “mamma mia” ho pensato che non ci fossimo inventati niente. Per il resto sono rimasta incantata dalla gentilezza di tutti, dal piacere di fare le cose e dalla volontà di superare le barriere linguistiche che pure ci sono state nella produzione. Prima di venire mi sono preparata vedendo dei tutorial di lingua su YouTube, l’essenziale per sopravvivere. E per familiarizzare con l’accento romano. Semmai mi aspettavo più affollamento. Noi siamo arrivati appena è stato possibile superare il divieto di ingresso dovuto al Covid, e molti restavano sorpresi di vedermi, visto che agli statunitensi non era ancora permesso. In compenso ho potuto approfittare per vedere le meraviglie della città senza tanta gente in giro.

LEGGI ANCHE: Love & Gelato, Valentina Lodovini per Netflix diventa ‘fata’ madrina (intervista video)

Anche voi come la madre della protagonista, e Valentina Lodovini, avevate un diario?
Susanna Skaggs: Sì, e ancora continuo. Ci ho giusto incollato i biglietti aerei l’altra sera!
Saul Nanni: Io no, ma ogni tanto, quando voglio scrivere qualcosa, anche solo per ricordarmi delle idee, uso le note del telefono. Se ve le facessi leggere, vi sembrerei pazzo.
Tobia De Angelis: Scrivo da quando ho 14 anni, ormai sono al quinto diario. Mi aiutano a dare una dimensione alle cose, sulla carta prendono una forma precisa. Di recente ne ho finito uno, e ogni volta che succede ho l’impressione di chiudere un capitolo della mia esistenza. Per altro era quello che avevo dall’inizio del Covid, e in quel caso ha fatto bene al cuore, è stato un nuovo inizio.

Love & Gelato

Una pandemia che vi ha lasciato cosa? Come l’avete vissuta, tanto giovani?
Susanna Skaggs: Per me tutto è successo quando avevo 18 anni, nel momento in cui stavo entrando nel mondo degli adulti. Lo stop di ha dato molto tempo, che ho usato per esplorare i miei interessi, per fare male le cose nelle quali poi avrei voluto eccellere. Ho ripreso a lavorare a maglia, l’ uncinetto che avevo abbandonato da ragazzina. E per quanto riguarda questo film, dopo tre anni ad aspettare un nuovo ruolo, una audizione che non arrivava, mi ero quasi arresa e mi ero concentrata sugli studi. Poi, invece, è arrivata l’occasione, ma intanto ho potuto riflettere su cosa significasse per me la recitazione: qualcosa di cui non avevo effettivamente bisogno, ma per la quale ho un grande amore. Ho imparato molto sulla pazienza, fondamentalmente, e questo Love & Gelato è stata una incredibile ricompensa.
Tobia De Angelis: Negli anni in cui avrei voluto vedere luoghi diversi, ci hanno chiuso in casa, e ora piano sto ripartendo. Ma anche per me, che sono di Bologna, è stato un’occasione per riscoprire dei luoghi con cui avevo avuto un rapporto un po’ conflittuale, come Roma, appunto. A livello personale, però, perché ero venuto per la prima volta a quindici anni e non avevo amici. Ho vissuto un po’ al Pigneto, che è stata l’esperienza più mondana, mentre quella più traumatica era stata al Flaminio, in una zona completamente residenziale, a due passi da piazza del popolo. Tra il traffico e lo strano cinismo placido con cui i romani affrontano… mi son sentito spaesato. Ma con questo lavoro son tornato a guardare certi posti meravigliosi, e son rimasto senza parole. Stiamo iniziando a conoscerci meglio, io e Roma.
Saul Nanni: Mi sono trasferito a Milano e iscritto alla Cattolica, poi la pandemia ha bloccato tutti, e come tutti ho provato a crescere a modo mio, anche se chiuso nella mia cameretta. Ho approfitto per leggere tanto, una passione che avevo un po’ perso. Ho guardato tanti film, ma per una volta ho cercato di staccare da tutto, godere del tempo, trovare il lato positivo in quel che stavo vivendo. E tutto questo ha reso il ritorno al lavoro ancora più emozionante. Stando lontani dai set per mesi quando poi ci si torna si ha ancora di più la sensazione di un mondo meraviglioso e fantastico, un po’ surreale.

Un mondo nel quale ti vedremo sempre di più… ancora nei panni di ragazzi problematici?
Saul Nanni: Lo dice sempre anche mia mamma… Probabilmente il bello di questo lavoro è avere opportunità di provare a essere un po’ tutto nella vita, anche un ragazzo con problemi che io spero di non avere mai nella vita. Comunque è una esperienza che mi sta dando tanto, a 23 anni sono completamente aperto a tutto quel che mi porterà la vita. Intanto ho finito l’ultimo film di Kim Rossi Stuart, Brado, e Io sono l’abisso di Donato Carrisi, che credo dovrebbero uscire entrambi nell’autunno dell’anno prossimo. Altri due personaggi che hanno le loro belle problematiche…

Love & Gelato

La sinossi di Love & Gelato, dal 22 giugno su Netflix:

Lina, una diciassettenne americana, si trova a dover compiere un viaggio a Roma per onorare la memoria della madre. Catapultata in un Paese sconosciuto, troppo disordinato e pieno di caos per la sua indole seria, metodica e anche un po’ nerd, si troverà costretta a dover fare i conti con tutte le sue manie, ansie e paure ma anche a doversi confrontare con il passato della madre che cela qualche sorpresa e qualche segreto… Immersa in paesaggi magici e in cibi sconosciuti ed inebrianti, affascinata dallo stile unico della moda italiana, sopraffatta da imprevisti romantici e travolta da una nuova e anomala famiglia, Lina imparerà a guardare al mondo e a se stessa con un occhio finalmente diverso.