Masters of the Universe, l’incubo continua: Netflix non proseguirà con lo sviluppo, spesi già 30 milioni

Il viaggio per riportare sullo schermo He-Man si complica ulteriormente. Mattel cerca ora nuovi acquirenti

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Era nato, poi morto, poi risorto – due volte – e ora ufficialmente morto ancora. Definire tortuoso il viaggio del nuovo live-action di Masters of the Universe, passato dal 2007 per ben tre studios diversi (Warner-Sony-Netflix), è un grande eufemismo, al punto che neppure il possente He-Man ne può più. È notizia delle ultime ore, infatti, che anche il colosso dello streaming ha abbandonato il progetto, dopo averlo preso in carico da oltre un anno e mezzo.

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Cosa è successo a Masters of the Universe

Secondo il report di Variety, l’implosione sarebbe stata causata da problemi di budget. Gli addetti ai lavori hanno dichiarato che sono già stati spesi 30 milioni di dollari per i costi di sviluppo, che comprendono anche l’ingaggio del protagonista Kyle Allen e la coppia di registi Adam e Aaron Nee. Altre fonti competenti stimano che i costi complessivi per lo sviluppo ammontino al doppio di questa cifra.

La scorsa primavera, Netflix ha dovuto affrontare un crollo delle azioni con una perdita di circa 50 miliardi di dollari di valore, dopo che gli investitori si sono preoccupati per le perdite di abbonati dell’azienda. All’indomani della svendita, il responsabile dei film di Netflix, Scott Stuber, e il responsabile dei contenuti, Bela Bajaria, hanno cercato di rassicurare l’industria sul fatto che, nonostante le difficoltà di Wall Street, avevano ancora denaro da spendere. Tuttavia, fonti vicine a Masters of the Universe hanno dichiarato che dopo quel momento lo streamer si è rifiutato di sborsare più di 150 milioni di dollari per continuare con il nuovo film su He-Man.

I fratelli Nee, arrivati in pompa magna dopo il successo della commedia sentimentale The Lost City con Sandra Bullock, hanno lavorato con i produttori, tra cui Todd Black e Robbie Brenner della Mattel, per ridurre il budget, anche se la pre-produzione del film era ancora in corso. I produttori hanno proposto un budget di 180 milioni di dollari, ma Netflix si è opposta e non ha mai dato il via libera ufficiale al film. Netflix e i registi hanno persino preso in considerazione l’idea di girare contemporaneamente Masters of the Universe e un sequel proposto per ammortizzare le spese, ma l’accordo non ha visto luce.

È significativo che Netflix si sia tirata indietro dopo un investimento così significativo (parte degli almeno 30 milioni di dollari spesi per lo sviluppo sono stati pagati alla Sony, che ha venduto i diritti cinematografici di “Masters” a Netflix nel 2019). E la decisione di farlo mostra ulteriormente le sfide legate alla realizzazione di enormi franchise cinematografici esclusivamente per le piattaforme di streaming.

Cosa succederà a Masters of the Universe

Uno dei produttori di Mattel, Todd Black, sta cercando di trovare un nuovo acquirente. Circa un mese fa ha contattato Universal Pictures, ma lo studio ha rifiutato il progetto. Black e i dirigenti della Mattel sperano che la giusta spinta possa arrivare dal successo di Barbie, che secondo le previsioni dovrebbe esordire con più di 100 milioni di dollari nel solo weekend d’apertura.