Johnny Depp presenta Modì a San Sebastian con il cast

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È un Johnny Depp molto più in forma di quanto non sia stato negli ultimi anni, segnati dalla lunga e faticosa battaglia legale con Amber Heard. Ma dopo esserne uscito vincitore, per quanto di Pirro fosse la vittoria, l’ex capitano Jack Sparrow si è rimesso a lavorare, con una consapevolezza anche diversa, tanto da tornare addirittura dietro la macchina da presa per raccontare il suo Modì.

Ma non solo. Oltre al cinema Depp continua a coltivare la sua musica, ha anche degli interessanti progetti artistici che sta sviluppando a Londra, città dove passa ultimamente molto del suo tempo. Camicia di lino bianca, tatuaggi su petto e braccia in bella vista, elegante cappello (a occhio uno Stetson) occhiali da sole sostituiti da quelli da vista leggermente fumée. Al suo fianco il protagonista Riccardo Scamarcio, nei panni di Modigliani, e le protagoniste femminili, Antonia Desplat e Luisa Ranieri, oltre a gli attori Bruno Gouery (nel film interpreta Maurice Utrillo) e Ryan McParland.

Mancava Al Pacino, protagonista della scena più gustosa di Modì – Three Days on the Wing of Madness, ma lo evoca immediatamente Depp, quando gli viene chiesto come mai un film su Modigliani.

La ragione per cui ho fatto questo film è Al Pacino. Un giorno ho ricevuto da lui una strana telefonata, in cui evocava un progetto su Modigliani che accarezzava da anni, ma che non aveva mai realizzato. ‘Penso che lo debba fare tu’, mi disse. E io davvero non sapevo se fosse una buona idea, dopo la mia prima regia, che fu un lavoro devastante per me, pieno di conti da fare, e poi con il doppio ruolo di attore e regista, non pensavo di volere nuovamente mettermi in questa condizione.

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Comunque, quando Pacino dice una cosa la devi ascoltare, ma non avevo chiaro in mente come fare. Ma in questo caso è stato diverso, prima di tutto perché non recito. E poi perché è un film girato in totale libertà, non ho dovuto fare altro che mettermi seduto e vedere questi attori che facevano il film davanti ai miei occhi. Quando trovi il tuo Modigliani e tutti gli altri protagonisti del tuo film è tutto più semplice. E agli attori ho lasciato scegliere come fare le loro scene, è stata un’esperienza molto creativa. Io ero semplicemente lì per catturare l’istante”.

Johnny Depp ha ricordato i suoi inizi, in parallelo a quelli del suo Modigliani.

Ho cominciato per caso e una volta che mi sono trovato a farlo ho continuato. Vivevo in un piccolo appartamento su Hollywood Boulevard, erano giorni romantici, ma anche duri, divertenti e tristi. Quindi raccontare la storia di queste tre giornate di questi artisti che cercano di trovare la loro strada ha un che di autobiografico. Ho vissuto, molte cose, ma alla fine sto bene, e tutto quello che mi è successo sono le medaglie che ci appuntiamo sulla giacca”.

Un processo creativo di cui è stato protagonista Riccardo Scamarcio, “un viaggio incredibile, Johnny ti fa sentire a tuo agio e libero, ti consente di superare i tuoi limiti, e contemporaneamente ti senti protetto e per questo gli dai il massimo. È stato un sogno diventato realtà, sono sempre stato un suo fan incredibile e quindi incontrarlo e conoscerlo è stato incredibile. Mi sono trovato nella condizione di poter lavorare senza dovere pensare a tutto quello che sarebbe stato il film, ma solo all’atto creativo, è stato magnifico”.

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Un entusiasmo condiviso anche dall’altra quota italiana del cast, Luisa Ranieri. “Quando Johnny mi ha offerto questo ruolo pensavo fosse uno scherzo e sono stata felicissima di essere a bordo di questo progetto con attori incredibili e un regista che ci ha sempre teso una mano in scena per permetterci di dare il meglio. E ho trovato gentilezza e umanità. Riccardo e io ci conosciamo da tempo, ma non avevamo mai avuto modo di lavorare e sono stata fortunata a poter assistere alla passione e alla bravura che profuso in questo ruolo”.

Modì – Three Days on the Wing of Madness sarà alla Festa del cinema di Roma, per poi uscire nelle sale il 14 novembre distribuito da Be Water e Medusa.