“Monica Vitti è la mia ispirazione”: Giulia Bevilacqua ricorda la musa di Antonioni

Giulia Bevilacqua, ora con Tre sorelle di Vanzina su Prime Video e a breve al cinema con C’era una volta il crimine di Bruno, durante un’intervista a Ciak ricorda la grande artista che fu Monica Vitti.

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Monica Vitti, Giulia Bevilacqua

Quando è stata diffusa l’amara notizia della scomparsa di Monica Vitti, Giulia Bevilacqua, in questi giorni su Prime Video con il film di Enrico Vanzina Tre sorelle, era impegnata in un’intervista con Ciak a proposito del suo prossimo film in uscita al cinema, C’era una volta il crimine di Massimiliano Bruno, e ha condiviso con noi un suo personale ricordo di questa straordinaria interprete romana come lei.

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“Monica Vitti è stata una delle attrici più grandi e versatili del nostro cinema – ha detto Giulia Bevilacqua -, era in grado di essere comica e drammatica con la stessa potenza. Era un genio di ironia e aveva un’intelligenza straordinaria, lo si vedeva anche dalle interviste che rilasciava oltre che dalle sue interpretazioni. Io l’ho amata tantissimo in tutti i suoi film. È stata per me di grande ispirazione”.

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Monica Vitti ha saputo dare un valore superiore e innovativo ai ruoli femminili che ha interpretato. Giulia Bevilacqua ha sottolineato quanto sia stata importante per il cinema la sua figura, capace di rompere alcuni cliché legati alla donna e aggiungere originalità ai suoi personaggi. Le protagoniste da lei interpretate sono diventate memorabili e hanno cambiato l’approccio ai ruoli femminili nelle storie.

“Ricordo film come Dramma della gelosia o La ragazza con la pistola. Monica Vitti riusciva ad essere estremamente comica e profondamente drammatica al tempo stesso ed era in grado di unire queste due anime in maniera assolutamente geniale”: continua Giulia Bevilacqua.

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Interpretare ruoli del calibro di quelli ricoperti da Monica Vitti è una delle ambizioni di Bevilacqua, che ha già dato prova di essere all’altezza di destreggiarsi con disinvoltura tanto nei personaggi comici quanto in quelli drammatici.

“È stata una grande attrice in storie meravigliose. Importanti autori e registi hanno realizzato con lei opere straordinarie. Penso ad Antonioni, naturalmente, ma anche a Monicelli e Scola, che misero in risalto il suo talento brillante – ricorda Bevilacqua -. Aveva un talento smisurato e poteva misurarsi nella commedia quanto nel dramma con la stessa intensità e bravura. Aveva un cinismo e un tempismo perfetti, la sua voce era straordinaria ed è riuscita a trasformare le sue peculiarità in un punto di forza”.

“Purtroppo, non ho avuto il privilegio di conoscerla di persona – ha concluso Bevilacqua -, ma resterà per me sempre di grande ispirazione”.

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