Il traditore di Marco Bellocchio continua la sua marcia trionfale e dopo aver conquistato il Festival di Cannes e i botteghini italiani si porta a casa ben sette Nastri d’Argento, assegnati dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti per il Cinema presieduto da Laura Delli Colli e consegnati al Teatro Antico di Taormina durante una serata brillantemente condotta da Anna Ferzetti.
La storia di Tommaso Buscetta vince come miglior film, per la regia, la sceneggiatura, il montaggio, la colonna sonora di Nicola Piovani, per l’attore protagonista, Pierfrancesco Favino, e per i due non protagonisti, Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane.
Le migliori attrici sono Anna Foglietta, protagonista di Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio, e Marina Confalone, non protagonista ne Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis, che vince pure per la canzone di Enzo Avitabile, mentre Paola Cortellesi (Ma cosa ci dice il cervello) e Stefano Fresi (C’è tempo, L’uomo che comprò la luna, Ma cosa ci dice il cervello) sono i migliori interpreti di commedia.
Nastri speciali sono andati a Serena Rossi per il biopic Io sono Mia, e a Noemi, per la canzone del film Domani è un altro giorno. Il Nastro per la migliore produzione è per Groenlandia, per l’ambizioso Il primo Re di Matteo Rovere, recitato in proto-latino, e per Il campione di Leonardo D’Agostini, che vince anche per la migliore opera prima ex aequo con Ride di Valerio Mastandrea. Il giovane Andrea Carpenzano, protagonista del film su una giovane e confusa stella del calcio (insieme a Stefano Accorsi) è il personaggio dell’anno.
A sorpresa la migliore commedia è Bangla (soprannominato “Ecce Bangla” e prodotto da Fandango) del giovane esordiente Phaim Bhuyian, mentre a Stefano Sollima va il Premio Hamilton Behind the Camera per il debutto internazionale con Soldado, Linda Caridi, protagonista di Ricordi? di Valerio Mieli è il miglior giovane talento e Benedetta Porcaroli la migliore esordiente per Tutte le mie notti.
