Dall’1 gennaio arriva al cinema la nuova versione di Nosferatu il vampiro diretto nel 1922 da Friedrich Wilhelm Murnau. Dopo il successo del ben più romantico Bram Stoker’s Dracula (1992) di Francis Ford Coppola, che vedeva protagonisti Gary Oldman e Winona Ryder, con Nosferatu il regista Robert Eggers (The Witch, 2015; The Lighthouse, 2019) propone la storia dell’originale romanzo gotico del 1897 in una chiave più horror, cupa e macabra, che rende omaggio all’opera del regista tedesco.
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Bill Skarsgård, Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney e Willem Dafoe sono i protagonisti di questo racconto livido, un Nosferatu dalle atmosfere marcescenti che riporta ad una dimensione più occulta e demoniaca del classico tema del vampiro, ormai rivisitato soprattutto nel cinema nei modi più svariati.
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Bill Skarsgård, irriconoscibile e terrificante, veste i panni di Nosferatu, il vampiro Conte Orlok che Murnau dovette ribattezzare con questo nome per non aver ricevuto la cessione dei diritti sull’opera dagli eredi di Stoker. Lily-Rose Depp è Ellen Hutter, la giovane moglie Thomas Hutter (Nicholas Hoult), agente immobiliare inviato sulle montagne della Transilvania, nei Carpazi, per finalizzare la vendita di una tenuta con il Conte Orlok. Il Professor Albin Eberhart Von Franz è interpretato da Willem Dafoe, che intervistato da Ciak racconta la sua esperienza e il suo rapporto ormai solido con la figura del vampiro.
Quando nel 2000 recitò ne L’ombra del vampiro di Edmund Elias Merhige, Willem Dafoe infatti vestì i sinistri panni di Max Schreck, l’attore che interpretava proprio il Conte Orlok, personaggio analogo al Conte Dracula di Bram Stoker, protagonista del Nosferatu di Murnau del 1922.
Ora, nella rivisitazione di Nosferatu di Robert Eggers, Dafoe è invece la sua nemesi, il Professor Albin Eberhart Von Franz, studioso dell’occulto inviso alla comunità accademica che indaga sulla creatura diabolica.
Willem Dafoe svela la connessione tra i due personaggi seppur in film molto diversi tra loro: “Ho visto Nosferatu prima di prepararmi per L’ombra del vampiro, sostanzialmente perché abbiamo citato molte delle sequenze di quel film. Quindi conoscevo molto bene il film di Murnau e ti rimane dentro. Il Professor Albin Eberhart Von Franz è coinvolto in un triangolo tra Thomas Hutter, giovane agente immobiliare marito amorevole della protagonista Ellen, il demone amante, che desidera sua moglie, che ha bisogno di lei e la chiama, e lui stesso, l’unica persona che vede davvero Ellen e ha complicità con lei. È una roba piuttosto gustosa“.
Dopo The Lighthouse (2019) e The Northman (2022), questa in Nosferatu è per Dafoe la terza collaborazione insieme a Robert Eggers: “Lo adoro – dice l’attore – Che si tratti delle sue lunghe riprese meticolosamente progettate in cui gli attori devono inserirsi o dei dettagli sul set in cui ogni oggetto ha uno scopo, lui non indica, non mostra, ma incoraggia gli attori a vivere un’esperienza e a essere presenti per ricevere la storia“.