Nel 1972 John Lennon e Yoko Ono, che avevano lasciato il Regno Unito per trasferirsi a New York, sono colpiti da un’inchiesta sulle condizioni dei bambini della Willowbrook State School e organizzano l’evento benefico One to One Benefit Concert. Sono due concerti che si tengono il 30 agosto 1972 (pomeriggio e sera) al Madison Square Garden di New York con la Plastic Ono Elephant’s Memory Band e che rimarranno l’unica performance completa dal vivo in cui John Lennon si sia mai esibito dopo la fine dei Beatles.
One to One: John & Yoko è il documento di quell’evento straordinario che, dopo l’anteprima alla scorsa Mostra di Venezia (qui la nostra recensione all’epoca), arriva nelle sale dal 15 al 21 maggio come evento speciale, distribuito da Nexo Studios. Diretto dal premio Oscar Kevin Macdonald con il montatore Sam Rice-Edwards, il film è un viaggio attraverso l’essenza più pura del pacifismo e della controcultura incendiaria della coppia, arricchito di materiale inedito e filmati casalinghi. L’impegno politico e sociale dei due è incessante in quei mesi, si sono immediatamente posti al fianco di Allen Ginsberg e Jerry Rubin, ma sono anche preoccupati per le intercettazioni dell’FBI (il presidente Nixon li considerava pericolosi) perché, sul fronte privato, stavano cercando Kyoko, la figlia di Yoko nata nel 1963 che era stata rapita nel 1971 dal suo ex-marito Anthony Cox (Yoko Ono rivedrà la figlia solo nel 1998).
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«Fin dall’inizio ho deciso che non sarei andato a cercare vecchi uomini sui loro letti di morte per ottenere un aneddoto su John Lennon, che probabilmente avevano già raccontato. Ho pensato: c’è abbastanza materiale qui che potremmo semplicemente lasciarli parlare da soli, permettere al pubblico di origliare rendendo questo parte del gioco», ha raccontato Kevin Macdonald, che ha riprodotto fedelmente il piccolo appartamento nel Greenwich Village dove la coppia viveva perché, come ha spiegato a Venezia, «sapevamo che il film sarebbe stato visto dai fan di Lennon, che sanno tutto. E quindi dovevamo assicurarci che ogni minimo dettaglio fosse giusto. Per esempio, l’amplificatore sulla parete dietro di loro, lo abbiamo cercato ovunque e abbiamo trovato un modello identico in Polonia. Tutti i libri che appaiono appartengono alla loro collezione, così come i dischi sparsi per tutto l’appartamento». Il film unisce la musica live, con l’audio del One to One Benefit Concert rimasterizzato e prodotto da Sean Ono Lennon e l’intimità della vita di John e Yoko, ai filmati casalinghi inediti aggiunge numerose registrazioni di telefonate della coppia con amici e collaboratori, offrendo una prospettiva unica su un periodo fondamentale nella loro vita.
«Il film racconta come si arrivò a quel concerto, in un periodo del mondo molto turbolento», ha sottolineato il regista, «50 anni dopo non è cambiato molto: parliamo ancora di razzismo, ambiente, politica populista, proteste studentesche, dimostrazioni contro la guerra. È un po’ deprimente realizzare che non siamo andati molto avanti».