Quentin Tarantino recensisce a modo suo Top Gun: Maverick

Niente mezzi termini nella reazione del regista al blockbuster di Tom Cruise

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“Un vero spettacolo cinematografico” lo ha definito, senza limitarsi al commento sul blockbuster di Tom Cruise che sta sbancando i Box Office di tutto il mondo. Ma quando è Quentin Tarantino che recensisce a modo suo un film come Top Gun: Maverick, tutto assume un rilevo diverso. Quando poi sono due…

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Non nuovo a dire la sua su ogni tipo di argomento, compresi i cartoni animati più amati (da lui e dai suoi figli), il regista è stato istigato durante la sua partecipazione al podcast ReelBlend. Dove ha dichiarato, senza mezzi termini, tutto il suo entusiasmo per il sequel del film di Tony Scott e per il West Side Story di Steven Spielberg.

“Normalmente non parlo molto dei nuovi film perché poi sono costretto solo a dire cose buone, altrimenti stroncherei qualcuno. E non voglio farlo. Ma in questo caso, amo davvero Top Gun: Maverickha confessato Tarantino. – Ho pensato che fosse fantastico. L’ho visto al cinema… Quello e West Side Story di Spielberg sono stati entrambi un vero spettacolo cinematografico, del tipo che avevo quasi pensato che non avrei più visto. E’ stato fantastico. Ma c’era anche un aspetto davvero stupendo perché amo così tanto il cinema di Tony Scott e amo così tanto Tony che è stato quanto di più vicino a vedere un altro film di Tony Scott”.

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Un ricordo commovente del regista scomparso, del quale Joseph Koskinski è stato bravo a rievocare i toni. “Ha fatto un ottimo lavoro – ha continuato Quentin. – Il rispetto e l’amore per Tony erano in ogni inquadratura. Quasi in ogni decisione. Era proprio lì, consapevolmente, ma in un modo così fantastico che era davvero rispettoso. E penso che sia stato in ogni decisione che Tom (Cruise) ha preso nel film. È stato fottutamente fantastico”.

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Grazie anche alla presenza di Val Kilmer, protagonista di una reunion tanto attesa, che non ha deluso le aspettative del Tarantino spettatore, come lui stesso dice in conclusione: “funziona assolutamente. È un po’ come Charlie Chaplin che muore sul palco per l’ultima scena di Luci della ribalta… ma funziona, cazzo. La stai aspettando e quella cazzo di scena ti soddisfa”.