A distanza di un mese dalla tragica morte di Leandro De Niro Rodriguez, di soli 19 anni, arriva la conferma ufficiale della causa, da ascriversi a una overdose di “fentanyl, bromazolam, alprazolam, 7-aminoclonzepam, ketamina, e cocaina” e ai suoi conseguenti “effetti tossici” sull’organismo del giovane nipote di Robert De Niro.
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A comunicarlo, l’esaminatore dell’ufficio medico legale di New York City, che arriva dopo i tanti messaggi della madre Drena, che dal 3 luglio dedica spesso un pensiero – e un post su Instagram – al figlio scomparso. Al quale si è riferito anche il popolare attore (molto attivo e prossimamente si spera impegnato in un nuovo grande progetto) dicendo di essere “profondamente addolorato” per la morte del suo “amato” nipote, nel 2018 nel cast di A Star Is Born con il ruolo di Leo Stone.
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Adottata da De Niro durante il suo primo matrimonio con Diahnne Abbott, la 51enne Drena all’epoca della morte del figlio aveva detto: “Qualcuno gli ha venduto pillole di fentanyl che sapevano essere state tagliate, eppure gliele ha vendute. Per tutte queste persone che continuano a vendere e comprare in giro questa merda, mio figlio se n’è andato per sempre”.
Il suo “bellissimo dolce angelo”, come si legge nel post che replichiamo di seguito nel quale parla così di Leandro: “Sei stato la mia gioia, il mio cuore e tutto ciò che è mai stato puro e reale nella mia vita. Vorrei essere con te in questo momento. Vorrei essere con te. Non so come vivere senza di te, ma cercherò di andare avanti e diffondere l’amore e la luce che mi hai fatto sentire così tanto diventando la tua mamma. Solo l’amore avrebbe potuto salvarti”.
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