Rotting in the Sun, la recensione del film di e con Sebastián Silva e Jordan Firstman

Disponibile dal 15 settembre su MUBI

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Jordan Firstman e Sebastián Silva, Rotting in the Sun

Diretto da Sebastián Silva (Affetti & Dispetti, Crystal Fairy & the Magical Cactus, Nasty Baby), Rotting In The Sun è interpretato dallo scrittore e fenomeno social media Jordan Firstman nel suo primo ruolo da protagonista, affiancato dallo stesso Silva e da Catalina Saavedra (The Maid). Il film è disponibile su MUBI dal 15 settembre.

IL FATTO

Mentre il regista depresso Sebastián Silva cerca di trovare pace e ispirazione in una cittadina balneare gay del Messico, incontra Jordan Firstman, socievole e disinibito influencer di Instagram (entrambi interpretano versioni di se stessi), e accetta con riluttanza di collaborare con lui a un progetto di intrattenimento. Ma quando Jordan tenta di raggiungere l’amico a Città del Messico, Sebastián sembra sparito. Pur non smettendo di portare avanti la sua vita fatta di eccessi e sregolatezza, Jordan comincia ad investigare per scoprire la verità sulla scomparsa di Sebastián.

L’OPINIONE

Sordido, autoironico e originale con Rotting in the Sun Sebastián Silva mette in scena la realtà di una società egoriferita e dedita al culto dell’immagine con uno sguardo disincantato e autentico, attraverso una charade assolutamente realistica in cui i personaggi di finzione si sovrappongono agli stessi interpreti senza veli.

Presentato in anteprima mondiale al Sundance 2023 nella sezione Premieres, con Rotting in the Sun Silva partecipa per la quinta volta al Festival di Salt Lake City che celebra il cinema indipendente, dove il regista cileno ha già vinto il World Cinema Grand Jury Prize e il Directing Award.

Sospeso tra commedia, noir e giallo, Rotting in the Sun è un meta-racconto di finzione cupamente divertente che mette in scena con sfacciata audacia gli aspetti più bassi e allucinati della vita nella comunità gay e del cinema stesso. Eppure, non è questo il vero fulcro del film. Tra tormento e sconforto, Silva riesce a restituire uno sguardo sincero, acuto e sarcastico su una società egotica corrotta dalla superficialità e dall’ipocrisia delle relazioni ad ogni livello.

Ciò che così risulta più scioccante del suo film non sono tanto le abbondanti scene con evidenti riferimenti sessuali, quanto piuttosto, per contrappasso, un’umanità svuotata di senso e pietà. Rotting the Sun appare come un film divertente e caotico, inizialmente sconnesso e disordinato, ma al centro del racconto di Silva, in cui gli interpreti si cimentano in una rappresentazione esasperata di se stessi, c’è soprattutto l’assenza, il vuoto umano. Non a caso l’unico che sembra davvero percepire dei sentimenti umanamente sinceri è il cane di Sebastián; mentre Jordan Firstman, confuso e perso tra la vita sui social e quella reale, comprende la gravità della situazione solo alla fine, come una doccia fredda che all’improvviso lo riporta con i piedi per terra.

Eccellente è anche l’interpretazione di Catalina Saavedra, nel ruolo della collaboratrice domestica nativa, vittima e carnefice, trascinata suo malgrado in un mondo che non comprende, ma che è costretta per necessità ad accettare.

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Passages in cui il regista Ira Sachs (Love Is Strange, 2014) offre un racconto fondato sugli stessi presupposti del film di Silva, anche se con esiti e sviluppi assai più intimi e privo dei toni da commedia di Rotting in the Sun.

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Guarda qui una clip di Rotting in the Sun

RASSEGNA PANORAMICA
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