Dopo avere trovato il protagonista, Paul Mescal, Gladiator 2 potrebbe invece non vedere il ritorno di Russell Crowe e quindi di Decimo Massimo Meridio.
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A ventilare l’ipotesi è il diretto interessato, che nel corso di un intervento nel podcast Fitzy and Wippa ha rivelato che lui e il regista Ridley Scott hanno parlato del film nel corso di una cena. “So più o meno di cosa parla“, ha dichiarato Crowe, che ha puntualizzato che il sequel sarà ambientato circa trent’anni dopo il film originale.
Ma ecco le parole di Russell Crowe, tanto per essere precisi.
“Sì, abbiamo cenato insieme, ne abbiamo parlato e tutto il resto. Quindi so più o meno come sta strutturando la storia. Ma sì, se ricordate, c’era un ragazzino che voleva battere il gladiatore, è la scena che porta poi al discorso “Il mio nome è” etc etc. Insomma, il ragazzino è cresciuto e ora è l’Imperatore. Non so cos’altro succeda, ma l’idea è quella. Quindi non è un remake. E non è un sequel diretto. Non è come il giorno dopo, sai, sono passati 30 anni o qualcosa del genere”.
Insomma, diciamo che o Ridley è stato assai evasivo oppure, dato che Russell è una buona forchetta, era interessato ad altro più che alla trama del film. In ogni caso, non sembrano esserci spiragli per una partecipazione di Crowe, attore oltretutto da sempre allergico ai sequel, nonostante la sua partecipazione a film sia del Marvel che del DC Universe, oltre che al suo ruolo nei panni del Dr Jekill in The Mummy, il primo e unico film del poi naufragato Dark Universe.
E a proposito di Marvel, Russell Crowe non sarà magari in Gladiator 2, ma lo aspettiamo nello spin off di Spider-man Kraven the Hunter, il cui ruolo del titolo è interpretato da Aaron Taylor-Johnson, l’attore che tutti indicano come il prossimo James Bond.
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E come certamente voi lettori ricorderete, Russell ha passato anche un po’ di tempo in Italia, a Roma per l’esattezza, per le riprese di The Pope’s Exorcist, che dovremmo vedere prossimamente quest’anno, così come il biopic sull’artista Rothko.
