Stefano Accorsi, i 50 anni del divo bolognese

Buon compleanno Stefano Accorsi

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Cinquanta candeline oggi per Stefano Accorsi. Il divo e sex symbol italiano festeggia mezzo secolo e quasi trent’anni di sfolgorante carriera, tra cinema, tv e teatro. Dal successo di «Radiofreccia» e «L’ultimo Bacio», al sodalizio con Özpetek e l’acclamazione con «Veloce come il Vento», riscopriamo i ruoli più iconici che hanno segnato la sua carriera.

Da Maxibon e gli 883 a Ligabue

Nato nel 1971 a Bologna e cresciuto a Budrio, piccola frazione del capoluogo emiliano, Accorsi si diploma presso la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone, spinto da una piccola esperienza avuta nel film Fratelli e sorelle (1991) di Pupi Avati, suo esordio sul grande schermo. Nel 1994 entra nell’immaginario collettivo col tormentone culto «Du gust is megl che uan», la battuta in inglese maccheronico dallo spot del gelato Maxibon e consolida la sua popolarità apparendo nel videoclip degli 883 Una canzone d’amore.

Il primo grande successo cinematografico arriva nel 1998 con il ruolo dello speaker ‘Freccia’ nel film debutto di Ligabue come regista RadioFreccia, col quale Accorsi vince il suo primo David di Donatello.

L’acclamazione

L’anno d’oro per Stefano Accorsi è sicuramente il 2001, periodo in cui appare in pellicole che hanno segnato la storia del cinema italiano. Lo vediamo per due volte al fianco dell’allora sua compagna Giovanna Mezzogiorno, dapprima fidanzato adultero in L’ultimo bacio di Gabriele Muccino (che proprio quest’anno ha celebrato il suo ventesimo anniversario) e poi omosessuale che si confronta con la vedova del suo amante in Le fate ignoranti, film apripista del suo sodalizio con Ferzan Özpetek. Chiudono il poker del 2001 La stanza del figlio di Nanni Moretti e Santa Maradona di Marco Ponti.

 

Appena dodici mesi più tardi, Accorsi vince la Coppa Volpi a Venezia per la sua toccante interpretazione del poeta Dino Campana in Un viaggio chiamato amore di Michele Placido. Nel 2005 si riunisce a Placido e partecipa a Romanzo Criminale nei panni del Commissario Nicola Scialoja, mentre due anni dopo è nel cast di Saturno contro sempre di Özpetek. Nel 2010 è protagonista al fianco di Vittoria Puccini in Baciami Ancora, sequel de L’ultimo bacio.

Sul piccolo schermo, Accorsi si immerge nella burrasca di Tangentopoli interpretando il cinico e spregiudicato pubblicitario Leonardo Notte nella trilogia da lui stesso ideata e targata Sky,1992, 1993 e 1994. Al suo fianco la Veronica Castello di Miriam Leone, attrice che ritroverà nell’atteso Marilyn ha gli occhi neri in uscita quest’anno.

Nel 2016 incanta pubblico e critica con il ruolo di Loris De Martino, pilota tossicomane che riprende in mano al sua vita, in Veloce come il Vento di Matteo Rovere al fianco di Matilda De Angelis. Nell’ultimo lustro, Accorsi mette a segno altre grandi interpretazioni recitando in Fortunata di Sergio Castellitto, Made in Italy di Luciano Ligabue, A casa tutti bene di Gabriele Muccino, Il campione, La dea fortuna ancora di Ferzan Özpetek (con Accorsi vincitore insieme a Edoardo Leo del CIAK d’oro) e in ultimo Lasciami andare di Stefano Mordini, presentato a Venezia 2020.