Con l’ultima puntata andata in onda il 10 settembre sul canale Sky Investigation salutiamo The Blacklist, la serie poliziesca con protagonista il Raymond “Red” Reddington di James Spader che ci ha accompagnato sul piccolo schermo per 10 stagioni e un decennio esatto.
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IL FATTO:
La morte di Elizabeth Keen (Megan Boone), che concludeva l’ottava stagione, sembrava aver messo una pietra tombale sulla task force segreta dell’FBI che, grazie alla collaborazione con il supercriminale Raymond Reddington (James Spader), aveva catturato quasi duecento criminali. La nona stagione riprendeva due anni dopo quei fatti: Reddington, sconvolto dalla perdita di Elizabeth, era alla macchia, il suo fido aiutante Dembe Zuma (Hisham Tawfiq), era diventato un agente FBI e il losco avvocato Marvin Gerrard (Fisher Stevens) teneva insieme quel che restava dell’impero criminale di Reddington. Tornato dall’autoesilio Reddington aveva sistemato diversi conti in sospeso e vendicato la morte dell’amata Elizabeth, preparando l’inizio della decima stagione dove nulla è più come prima, la task force deve vedersela con nemici inaspettati e Reddington far pace con i propri fantasmi.
L’OPINIONE:
Con un gigantesco corpo narrativo, che in dieci stagioni si snoda per ben 218 puntate, The Blacklist è stata a lungo una delle più godibili serie poliziesche old style, dove la trama verticale (si affronta quasi sempre un caso per episodio) è raccordata a una più complessa trama orizzontale sulla scoperta della reale identità di Reddington e del suo legame con la Keen. La serie è basata su sceneggiature solidissime e sul carisma di Spader; nella settima stagione sono stati persino capaci di aggirare il lockdown, con gli attori a doppiare degli inserti rozzamente animati, messi in sostituzione delle riprese live, pur di concluderla con l’episodio I fratelli Kazanjian (nº 156 – 157). Con simili precedenti è forte la delusione dell’incongruo finale che chiude la saga con due insensate puntate dove nessun personaggio rispetta la propria psicologia: uno scivolone che ne declassa l’intero valore. Peccato.
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Le prime otto stagioni di The Blacklist, che si possono godere tutte d’un fiato e sono il cuore della serie.
