Salvo grandi sorprese non lo vedremo nel Tudum di questo weekend, ma The Wonderful World of Henry Sugar dovrebbe apparire nel catalogo Netflix già dal prossimo novembre. Un tuffo nel ‘meraviglioso mondo’ di Wes Anderson, che dopo aver da poco “finito di scrivere un nuovo film” – come ha detto lui stesso presentando il suo nuovo (e diverso dal solito) progetto – anticipa quel che vedremo sulla piattaforma di streaming e cerca di chiarire la sua definizione di “non proprio un film“.
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Annunciato come poco più che un corto di 37 minuti, sembra esserci qualcosa in più sull’adattamento da Roald Dahl, che potrebbe essere complessivamente composto da quattro brevi “episodi”, come riportato dal The Daily Beast:
“Non è proprio un film. Ho realizzato alcuni adattamenti dei racconti di Roald Dahl. Sono separati l’uno dall’altro, non sono una unica unica. Il primo è più lungo, circa 36-38 minuti, tutta una storia: The Wonderful Story of Henry Sugar. Ci sono Ralph [Fiennes] nei panni di Roald Dahl, Benedict Cumberbatch, Dev Patel, Richard Ayoade e Ben Kingsley, che è un grande.
È una forma insolita per la narrazione che facciamo, perché il mio approccio è stato rendermi conto che ciò che mi piaceva erano le sue parole. Il modo in cui le storie vengono raccontate con le parole di Roald Dahl. Trasformandolo in un film semplicemente si possono perdere le sue parole. E noi abbiamo deciso di non perderle. Quando lo vedrete, capirete cosa intendo. Useremo le parole”.
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Vista la voluta ambiguità del regista, siamo inevitabilmente nel campo delle ipotesi quanto alla forma che potrebbe prendere il progetto, che però sembra volersi mantenere molto fedele all’originale letterario, quel “Un gioco da ragazzi e altre storie” (The Wonderful Story of Henry Sugar and Six More) pubblicato nel 1977 e composto da una raccolta di sette dei racconti di Roald Dahl.
Interessante sarà saperne di più, magari dalla stessa Netflix, che si conferma la piattaforma ideale per un ‘non film’ del genere, nel quale dovremmo vedere il solo Fiennes apparire in tutti gli “episodi” previsti.
