Wes Anderson cambia tutto nel prossimo film, i primi dettagli

Dopo Asteroid City molte le novità nel progetto sul set dopo l'estate

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Wes Anderson, Asteroid City

A lungo atteso, al Festival di Cannes 2023 abbiamo potuto vedere il suo ultimo Asteroid City (qui la recensione), e sentire tutto il cast raccontare l’esperienza di lavorare con Wes Anderson in un film che arriverà al cinema il 14 settembre e che potrebbe essere l’ultimo – almeno per ora – nello stile del popolare regista texano. I primi dettagli del suo prossimo impegno, infatti, indicano un netto cambiamento rispetto al modo di girare e all’estetica che ormai tutti conosciamo.

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E che negli ultimi tempi abbiamo visto replicata persino dalla tanto decantata Intelligenza Artificiale, che si è divertita a realizzare una versione ‘alla Anderson‘ di Star Wars, Il signore degli Anelli e gli Avengers. Ovviamente sempre caratterizzata dalla solita partecipazione corale dei suoi soliti attori e attrici, che nel film che dovrebbe iniziare le riprese in autunno si ridurranno a due.

Le prime voci parlano della possibile presenza di Michael Cera, per il ruolo del genitore in una storia incentrata su un rapporto padre-figlia che il regista rimanda da tempo, anche se potrebbe trovare uno spazio anche Jeff Goldblum, sebbene non ci siano state conferme a questa ipotesi.

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Queste le parole di Wes Anderson alla rivista francese Cinema Teaser:

Ho finito di scrivere un nuovo film, poco prima dello sciopero degli sceneggiatori. Se tutto va bene lo gireremo questo autunno. Questa volta ho solo tre personaggi principali nel film, e basta. Qualche personaggio secondario, ma il nocciolo della storia si concentra, in realtà, su due personaggi principali […] Ho rimandato a lungo questo progetto, per anni, ma recentemente mi ha parlato di nuovo. Da quando è nata mia figlia, sette anni fa, mia moglie ha detto che avrei finito per fare una storia padre-figlia. Non ero sicuro di quali altre storie avrei potuto raccontare, ma poi è arrivato questo film. Sarà una storia su un padre e sua figlia.

Da quel che si evince – anche dall’intervista a IndieWire – un progetto diverso da quello del The Wonderful World of Henry Sugar, film basato su quattro racconti di Roald Dahl e girato in 16mm (in studio e in stop motion) che finalmente si rivela come cortometraggio, vista la durata dichiarata dallo stesso regista:

Poiché è un film di 37 minuti, [Netflix] era il posto perfetto per farlo perché non è davvero un film. Ho immaginato qualcosa sul genere delle Play for Today di un’ora o anche meno della BBC, dirette da registi come Steven Frears e John Schlesinger e Alan Clarke.

Wes Anderson, Asteroid City