BIG GAME – CACCIA AL PRESIDENTE

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Big Game Finlandia/Germania/Gran Bretagna, 2014 Regia Jalmari Helander Interpreti Samuel L. Jackson, Onni Tommila, Ray Stevenson, Victor Garber, Felicity Huffman Sceneggiatura Jalmari Helander Produzione Subzero Film Entertainment Altitude Film Entertainment Distribuzione Eagle Pictures Durata 1h e 30′
In sala dal 

25 giugno

L’adolescente finlandese Oskari si appresta a entrare nella comunità adulta con la tradizionale cerimonia di iniziazione (si inoltrerà nella foresta da solo, munito di arco e frecce e dovrà fare ritorno con una preda, un cervo), quando gli toccherà invece la più incredibile delle imprese, salvare nientemeno che il Presidente degli Stati Uniti da un attacco terrorista – con tanto di traditori nello staff – che prima abbatte l’Air Force One sui cieli della Lapponia, per poi cercarlo tra montagne e laghi con l’intenzione di rapirlo.

La comunità è finnica, ma le riprese montane sono tutte tra le Alpi tedesche, in questa produzione europea totalmente debitrice allo stile e all’ideologia americana. Con 8 milioni e 500 mila euro investiti, Big Game viene annunciata come la più grande produzione finlandese mai realizzata e in effetti esplosioni, distruzioni di modellini, effetti speciali e catastrofi varie abbondano, come da modelli standard. Il giovanissimo Oskari – che parla in inglese e quindi si intende perfettamente con il Presidente USA – è interpretato da Onni Tommilla e – curiosità – il proprio autentico genitore Jorma vi interpreta qui anche il suo padre da fiction, Tapio. Il Presidente Alan Moore, impacciato ma che sa adattarsi, ha invece il volto consueto di Samuel Jackson, ormai quasi come il prezzemolo nelle pellicole action, uso a ogni tipo di ruolo. Regia e sceneggiatura (che si regala anche una via per un possibile sequel) sono di Jalmari Helander, già di notorietà europea per aver diretto nel 2010, la action-comedy Trasporto eccezionale – Un racconto di Natale con tanti attori che ha riutilizzato qui (i due Tommilla compresi). In sostanza un film per ragazzi, innocuo, liscio e inverosimile che forse potrebbe anche considerarsi come un’occasione sprecata, data la sua mancanza di verve e di guizzi originali.

Massimo Lastrucci