Crimes of the Future: la recensione del film di David Cronenberg

0

Un futuro non lontano: il corpo umano ha subito delle mutazioni, generando spontaneamente nuovi organi e annullando il dolore e le infezioni. Questo permette a Saul Tenser, uno dei più grandi artisti concettuali viventi, di usare la sua stessa carne come opera d’arte per le sue performance estreme. Ma l’evoluzione nasconde anche degli inquietanti misteri.

LEGGI ANCHE: Crimes of the Future, David Cronenberg e l’incerta forma dei corpi

Dopo una pausa di otto anni, successiva al non entusiasmante Maps to the Stars, David Cronenberg torna al cinema e lo fa riabbracciando i temi a lui più cari, il corpo-macchina, le mutazioni, l’erotismo della carne viva.

A tutto questo applica una gustosa digressione sull’arte contemporanea, trasformando gli organi interni in NFT, unici e non replicabili.

Crimes of the Future è un noir

Cronenberg lo enuncia nello stesso titolo, e i crimini su cui indaga non sono solo convenzionali, anzi. Quello che davvero interessa al regista canadese è l’evoluzione della società, destinata a essere molto più corrotta della carne. Una riflessione che arriva da lontano, affrontata in Videodrome associandola all’ascesa della dominazione dei mass media e in seguito ad altri temi, arte compresa, come ne Il pasto nudo, metafora lisergica sulla figura dell’artista.

Crimes of the Future non è al livello del miglior Cronenberg degli ultimi anni, quello di A History of Violence o Cosmopolis, ma pur raccontando qualcosa che già ha condiviso con il suo pubblico, lo fa sempre sorprendendo, come pochi cineasti oggi sono in grado di fare, anche quando non è al suo meglio.

In più ha trovato in Viggo Mortensen un perfetto alter ego delle sue visioni, qui ben coadiuvato da una bravissima e sensuale Lea Seydoux. Più sottotono Kristen Stewart, in un ruolo affrontato forse eccessivamente sopra le righe, ma in cui comunque dimostra di essere ormai lontana anni luce dalla diva per teenager costruita a tavolino all’epoca di Twilight. In fondo anche lei è stata carne data in pasto a un pubblico cieco.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
crimes-of-the-future-la-recensione-del-film-di-david-cronenbergUn futuro non lontano: il corpo umano ha subito delle mutazioni, generando spontaneamente nuovi organi e annullando il dolore e le infezioni. Questo permette a Saul Tenser, uno dei più grandi artisti concettuali viventi, di usare la sua stessa carne come opera d’arte per...