Al cinema dal 16 maggio con Eagle Pictures arriva IF – Gli amici immaginari scritto e diretto da John Krasinski.
IL FATTO
La dodicenne Bea (Cailey Fleming) si trasferisce temporaneamente a New York a casa della nonna in attesa che il papà (John Krasinski) affronti una delicata operazione in ospedale. La paura di perderlo è tanta dopo che la bambina ha visto morire la mamma di cancro qualche anno prima. Triste e spaventata, Bea scopre a sorpresa di riuscire a vedere delle strane creature, gli “IF”, amici immaginari (imaginary friends) appartenuti in passato a dei bambini e poi abbandonati. Condivide questo superpotere con il suo vicino di casa, Cal (Ryan Reynolds), un uomo stanco e disilluso dai tentativi di trovare nuovi bambini agli IF. Spinta dal desiderio di distrarsi dal doloroso momento che sta affrontando, Bea cercherà in tutti i modi di abbinare gli IF ai vecchi ‘padroni’ e ristabilire con loro il calore di quella connessione.
LEGGI ANCHE: IF – Gli amici immaginari, Ciro Priello e Pilar Fogliati tra i doppiatori della versione italiana
L’OPINIONE
Messi temporaneamente da parte gli alieni ciechi e spaventosi di A Quiet Place (che ritroveremo comunque a giugno nelle sale con il prequel A Quiet Place – Giorno 1) John Krasinski cambia genere e si dà al film per famiglie scegliendo un territorio ibrido tra animato e live-action. Un’idea sulla carta interessante (se c’è una cosa che non manca all’ex Jim Halpert di The Office è la fantasia), eppure il risultato non è così appagante quanto le sue premesse. E non perché IF – Gli amici immaginari non riesca a toccare corde di commozione – lo fa, soprattutto grazie ad un terzo atto in ripresa e alle malinconiche musiche di Michael Giacchino – ma perché risulta essere una storia caotica nel suo voler essere semplice e poco impressionante nel suo voler essere impressionabile.
La scena di apertura ci mostra una sequenza di momenti felici trascorsi da mamma, papà e figlia che giocano e si divertono. Dura poco, quanto basta per gettarci una prima ondata di tristezza (e lacrimuccia) con l’arrivo brusco della malattia della mamma che spegne l’incanto. Passano gli anni e ritorna l’ospedale, questa volta per il papà. Ci mettiamo un po’ a capirlo (è malato di cancro anche lui? No, per fortuna deve “solo” fare un’operazione) ed ecco la seconda ondata di tristezza, ma ci pensa John Krasinksi a risollevare gli animi con il suo atteggiamento da papà felice che continua a fare scherzi alla figlia per cercare di risollevarle (e risollevarci) il morale. Da lì capiamo subito che l’elaborazione del lutto e del dolore si tramuta nel potere dell’immaginazione, ma seppur di gran cuore, IF ci fa entrare nel suo mondo con passo faticoso.
La scoperta degli amici immaginari non è così esaltante, come non lo è la loro caratterizzazione, che appare inspiegabilmente frettolosa e poco approfondita, salvo qualche eccezione. Decisamente più accurato il lavoro fatto con l’ambientazione, con una New York accogliente e molto colorata, abbellita dalla fotografia del premio Oscar Janusz Kamiński (collaboratore, non a caso, di Steven Spielberg). La giovanissima Cailey Fleming è molto brava e ripaga il largo spazio che le dedica Krasinsky, così come Ryan Reynolds ci regala qualche sfumatura inedita. Un peccato, seppur inevitabile, non godere delle voci originali del grande cast che Krasinski è riuscito a metter su: Steve Carell, Phoebe Waller-Bridge, Louis Gossett Jr., Jon Stewart, Sam Rockwell, George Clooney, Bradley Cooper, Christopher Meloni ed Emily Blunt.
SE TI È PIACIUTO IF – GLI AMICI IMMAGINARI GUARDA ANCHE…
Lato animazione, Monsters & Co. (2001) per trovare creature più incisive, Toy Story se cercate veri amici sedotti e abbandonati e Up (2009) per i fazzoletti. Tra i live-action che stimolano l’immaginazione dei ragazzi trovate tutto sotto la voce di Steven Spielberg.