Il ritorno di Casanova, la recensione del film di Gabriele Salvatores

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Gabriele Salvatores dirige Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio in Il ritorno di Casanova, una riflessione sul tempo che passa e la necessità di accettare il cambiamento. In anteprima al Bif&st e in sala dal 30 marzo con 01 Distribution.

IL FATTO

Leo Bernardi, acclamato regista cinematografico, non si arrende all’inevitabile scorrere
del tempo e, ancora in cerca di successo, decide di dedicare il suo nuovo film al Casanova, ormai anziano e spiantato, raccontato da Arthur Schnitzler. Durante le riprese il cineasta si rende conto però di quanto il celebre seduttore, ormai sul viale del tramonto, gli assomigli. Come Casanova, nel quale l’incontro con la giovane Marcolina riaccende desideri creduti sopiti per sempre, Bernardi è chiamato a vivere una inaspettata storia d’amore per la quale dovrà fare scelte importanti.

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L’OPINIONE

La felice intuizione di Salvatores è di raddoppiare le linee narrative mettendo in relazione due storie assai simili, ma che scorrono in universi paralleli, uno collocato nel XVIII secolo e l’altro ai giorni nostri. Anche se in realtà è il secondo a contenere il primo, in un gioco metalinguistico di cinema nel cinema. Il ritorno di Casanova, in parte basato sull’omonimo romanzo di Schnitzler, è senza dubbio il film più personale e intimo del regista, che affida a Bernardi le proprie riflessioni sul cinema, sul mestiere di attore e regista, e più in generale sulla vita.

Un film sul tempo che passa, sull’incapacità di accettare il proprio de- clino e il nuovo che ci sorpassa, ma anche sulle nuove opportunità da cogliere abbracciando faticose rinunce. Il gioco di specchi restituisce immagini diverse: se il Casanova coraggiosamente interpretato da Fabrizio Bentivoglio vive in un mondo cinematografico decisamente classico, il regista al quale Toni Servillo presta corpo e inquietudini ne abita uno in bianco e nero, inquadrato in maniera non convenzionale, agitato da sguardi sghembi che ti fanno stare più scomodo e interrogano il pubblico con maggiore forza.

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Altri Casanova cinematografici, come il Donald Sutherland diretto da Federico Fellini, Alain Delon scelto da Édouard Niermand e Heath Ledger voluto da Lasse Hallström.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
il-ritorno-di-casanova-la-recensione-del-film-di-gabriele-salvatoresItalia, 2023. Regia Gabriele Salvatores. Interpreti Toni Servillo, Sara Serraiocco, Fabrizio Bentivoglio, Natalino Balasso, Alessandro Besentini, Bianca Panconi, Antonio Catania, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Sara Bertelà, Elio De Capitani. Distribuzione 01 Distribution. Durata 1h e 35’.