#iorestoacasa, 5 film on the road Made in Italy

Vi proponiamo alcuni esempi di commedie italiane sul fascino indefinibile del viaggiare e (nei casi) del suo potere terapeutico

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Italia quanto sei lunga, scriveva la cantautrice Giovanna Marini in un suo diario di ricordi di tournèe. Frase più adeguata per introdurre i film on-the-road made in Italy e la loro filosofia probabilmente non c’è. Storie di tipi italiani che percorrono la penisola – o una parte di essa – e che magari si perdono per poi ritrovarsi o viceversa. Ecco 5 esempi di commedie italiane sul fascino indefinibile del viaggiare e (nei casi) del suo potere terapeutico.

IL SORPASSO (1962) di Dino Risi. Potremmo presentarlo come l’antesignano del genere (anche se c’è chi cita al proposito Viaggio in Italia di Rossellini). Ferragosto 1962, il cialtronesco e maturo bonvivant Vittorio Gassman carica uno studente timido, conosciuto per caso (Jean Luis Trintignant). Da Roma a Castiglioncello, su una Lancia Aurelia scagliata scriteriatamente lungo l’Aurelia. Un paese in trasformazione, l’allegria carogna, l’amarezza, il cinismo, la tragedia. La commedia all’italiana e l’Italia del boom: è tutto qui.

IN VIAGGIO CON PAPA‘ (1982) di Alberto Sordi. Tra i film on the road Made in Italy c’è anche questo classico. L’affermato ed esuberante professionista Alberto Sordi ha un complicato rapporto con il figlio Carlo Verdone, che vive in una comunità ecologista in Corsica. Viaggiando insieme da Roma verso l’isola, faranno incontri, avranno disavventure, litigheranno, ma alla fine si conosceranno meglio. Il viaggio come terapia familiare. Di fatto un film che riunisce idealmente due dei volti più amati della commedia italiana declinazione romana, tutor e discepolo praticamente insieme.

TURNE’ (1990) di Gabriele Salvatores. Psicologicamente abbattuto dall’abbandono della compagna Laura Morante, l’attore teatrale Fabrizio Bentivoglio, depressissimo, viene coinvolto dall’amico e collega Diego Abatantuono in un tour per l’Italia a recitare Cechov. Purtroppo il problema è che la donna ha mollato il primo per il secondo. Cosa succederà se e quando il disperato lo scoprirà? Secondo capitolo di una quadrilogia sulla fuga del cineasta milanese (riprese tra la Puglia, l’Umbria e le Marche). Un David di Donatello al film e al produttore.

TRE UOMINI E UNA GAMBA (1997) di Massimo Venier, Aldo, Giovanni e Giacomo. Impiegati in un negozio di ferramenta di proprietà del ricchissimo e cafone Carlo Croccolo, i tre (e Giacomo è pure promesso sposo alla figlia del principale) debbono portare una scultura (una gamba di legno) da Milano a Gallipoli. Disavventure e incontri fatali nel cuore dell’agosto: il travolgente debutto su schermo di Baglio, Storti e Poretti, una comica ballata sull’amicizia e la necessità della scoperta e del cambiamento.

BASILICATA COAST TO COAST (2010) di Rocco Papaleo. Rock band di dilettanti delusi dalla vita, quattro amici di Maratea decidono di partecipare a un festival a Scanzano Jonico. Ma invece della macchina, percorreranno i 100 km a piedi per strade alternative, sfruttando l’occasione per riflettere su se stessi. A suo modo si trasformerà in un viaggio picaresco, seguiti da una troupe televisiva (molto locale) e da una reporter inizialmente assai poco partecipe. Viaggio come terapia. Con Papaleo, Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno e Max Gazzè.

 

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